Il grigio delle serrande abbassate domina in tutto il centro storico. In alcuni casi c’è il cartello dove si legge “Chiuso per cessata attività”. In altri invece compare la scritta “Affittasi”. Ma anche nulla. A Cabras tutto si può dire ma non che il cuore del paese offra servizi e movida. Tantissime attività commerciali negli anni hanno chiuso i battenti: una vera desolazione per i turisti, soprattutto in estate, ma anche un pizzico di malinconia per i cabraresi. Tra via Vittorio Veneto e la piazzetta della chiesa dello Spirito Santo, senza dimenticare piazza Eleonora, via Roma e via Cesare Battisti, a oggi si contano circa venti attività chiuse.

Secondo gli operatori che hanno mollato le redini la colpa è della vicinanza con Oristano, ma anche il fatto che i cabraresi si dirigono nel centro solo solo per il caffè o per mangiare. In tutta Cabras, nonostante i nove mila abitanti, non esistono più negozi di abbigliamento per adulti e bambini che invece un tempo erano tra le attività più richieste del centro storico. Ma non esistono più nemmeno negozi di calzature. Negli ultimi tempi nel cuore del paese sono stati chiusi quattro bar, non pochi. Poi la bottega dove per decenni si vendeva maglieria, un’agenzia viaggi, una funebre e un’agenzia assicurativa.

Nessuno ha mai tentato di far decollare nuovamente la cartolibreria che un tempo serviva i residenti della zona. Tanto meno il negozio di frutta e verdura di via Cesare Battisti e lo storico negozio di calzature. Sono state chiuse anche due pescherie, una lavanderia e una ferramenta. Sopravvive invece la storica edicola, l’ottico, quattro pizzerie, qualche ristorante e un negozio di artigianato locale. Per il resto silenzio totale e un senso di abbandono.

E chissà se qualcosa cambierà quando la Regione approverà il Piano particolareggiato del centro storico. L’obiettivo è quello di modificare le destinazioni d’uso: circa il 20% degli edifici oggi in stato di abbandono potranno infatti essere adibiti a esercizi commerciali, attività ricettive, artigianali, culturali e residenziali. 

© Riproduzione riservata