Il palazzo già trema. Ancora prima dell’inizio della nuova avventura.

A Cabras si è insediato il nuovo Consiglio comunale guidato dal rieletto sindaco Andrea Abis. Non solo emozioni e sorrisi però: c’è  anche un grande assente. Sul palco del centro polivalente non è salito Marco Mascia, avvocato di 50 anni, che questa volta il primo cittadino non ha voluto in Giunta. Nonostante i tanti voti ricevuti: 232.

Di più ad esempio di Enrico Giordano, ancora una volta invece assessore. Lui ne ha presi 197. Mascia non presentandosi all'insediamento ha voluto far capire a tutti la sua delusione, la sua amarezza, il suo dispiacere.

L’ex assessore all’Ambiente prima della cerimonia alla quale non si è presentato si è sfogato: «Non mi aspettavo di stare fuori dalla Giunta. Ben vengano le competenze, per carità. Ma i numeri sono numeri. Questa volta non capisco il comportamento del sindaco che ha sempre sottolineato di voler prendere in considerazione anche i voti e quindi il volere del popolo. Non mi sembra però».

Ma Mascia non fa solo un discorso di numeri. «Mi sono candidato con l’obiettivo di continuare i progetti che avevo iniziato - commenta - Con gli uffici era in corso un lavoro per studiare assieme lo smaltimento delle reti da pesca, abbandonate dappertutto. Ma era in corso anche un lavoro per rivedere il capitolato d’appalto per quanto riguarda il ritiro dei rifiuti in seguito alle interlocuzioni con gli operatori. Non poter portare avanti tutto questo a me dispiace e non poco».

Mascia per ora rimane con Abis, ma non si sa per quanto: «Io ho un cervello e ragiono da solo - conclude  - Cinque anni sono tanti, tutto può succedere». Che ci sia già in progetto l’idea di istituire un gruppo autonomo? Chissà. 

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