Cabras, il Comune scende in campo per aiutare gli adolescenti e le loro famiglie
Per diversi mesi sono previsti momenti di ascolto, spazi di incontro e percorsi formativiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Comune di Cabras scende in campo per aiutare gli adolescenti e le loro famiglie organizzando diverse attività con vari Enti tra cui la scuola, le istituzioni, le associazioni di volontariato, culturali e sportive, ma anche le organizzazioni religiose e le figure di riferimento nell’ambito della legalità. Il progetto, che prende il nome di “Connessioni. La Forza della Comunità”, prevede momenti di ascolto, spazi di incontro e percorsi formativi.
«Siamo oggi più che mai consapevoli che l’epoca che stiamo vivendo sia ricca di complessità - spiega il sindaco Andrea Abis - non solo per la fascia di popolazione adulta ma in maniera particolare per i ragazzi e le ragazze che si approcciano alla vita con le tipiche incertezze dell’adolescenza. Le istituzioni hanno il dovere di essere presenti, accompagnando i giovani e le loro famiglie attraverso quella fase di cambiamento che determina la personalità e il futuro delle nuove generazioni. Per questo motivo abbiamo fortemente richiesto la partecipazione di tutte le realtà comunitarie, non solo quelle che hanno un ruolo attivo all’interno del progetto».
«La famiglia è il luogo principale di crescita dei più giovani, riteniamo pertanto molto importante sostenere non solo i ragazzi e le ragazze ma anche i genitori, coinvolgendoli e aiutandoli a sostenere positivamente i propri figli nella consapevolezza di sé, nell’acquisizione e nel potenziamento delle loro risorse e abilità», ha dichiarato l'assessora alle Politiche sociali Laura Calletti.
Fanno parte del progetto l’Istituto comprensivo di Cabras, la Asl, il Centro Antiviolenza “Donna Eleonora” di Oristano e la Prefettura, che collabora con il Comune attraverso un finanziamento per la realizzazione delle iniziative rivolte alla prevenzione e al contrasto della vendita e del consumo di sostanze stupefacenti. Collaborano al progetto anche due associazioni del territorio impegnate nel sociale, l’una nell’ambito del contrasto alla violenza di genere, l’altra nell’ambito sportivo. Si tratta dell’associazione culturale e di canto corale e popolare La corale del Sinis e dell’ASD Calcio Atletico San Marco.
Il primo incontro in calendario è fissato per sabato 23 novembre, alle 18 presso il centro polivalente di Cabras. Si tratta di un incontro pubblico curato dall’associazione “La Corale del Sinis” di Solanas, diretta dal maestro Costantino Mirai e molto attiva sul tema della violenza di genere, con la partecipazione del Centro Antiviolenza “Donna Eleonora” di Oristano. La serata, dal titolo “Sei solo mia. Chiamarlo amore non si può”, vedrà gli interventi di Sabrina Sanna, docente presso il liceo Classico De Castro di Oristano, Maria Delogu, ex docente e volontaria presso il Centro Antiviolenza, Francesca Marras, responsabile del Centro e Samuele Cabizzosu, dirigente della Squadra Mobile di Oristano. Il tema trattato è quello dell’abuso e della violenza domestica, in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sulle donne che ricade il 25 novembre.