Nel palco di piazza Stagno immagina cantanti come Giorgia o Laura Pausini. Un concerto vero e proprio da regalare al paese. Ma vorrebbe anche tutte le vie bardate a festa, non solo quelle attorno alla chiesa. E i cittadini, magari tutti, vestiti con il costume sardo tradizionale, scalzi. Gabriele Orrù, 13 anni compiuti il ​​17 maggio scorso, sarà il presidente del Comitato che organizzerà la festa di Santa Maria nel 2032, quando avrà 20 anni. Per lui un sogno che si realizza. È stato lui pochi giorni fa a chiedere a Monsignor Giuseppe Sanna, parroco di Cabras, di poter organizzare l'evento che si terrà tra sette anni. Dopo una breve chiacchierata tra i due in sacrestia, il parroco ha accettato.

«Non capita mai di ricevere queste richieste da parte di ragazzini così giovani - racconta il sacerdote - con la voglia di impegnarsi per organizzare una festa religiosa. Tanto meno capita di conoscere giovani con tutto questo amore per la patrona. Ben vengano  queste richieste». Gabriele Orrù, già al lavoro per formare il suo gruppo operativo, racconta la sua devozione per Santa Maria Assunta: «Avevo tre anni quando mia mamma ha organizzato la festa della patrona. Non dimentico nulla di quel bel periodo. Nasce da lì il desiderio di diventare il presidente del comitato, di organizzare una grande feste per il paese, religiosa e civile. Tanti amici della mia età mi hanno già promesso di voler far parte del comitato. Ma con me vorrei anche persone più adulte, magari esperte, per avere consigli preziosi».

Gabriele ha già le idee chiare su come racimolare le risorse utili all'organizzazione dei festeggiamenti: «Cercherò di promuovere tantissimi eventi, sagre e non solo. Anche perché vorrei regalare al paese almeno 4 giorni di festa, e quindi dal 22 al 25 maggio». 

 Gabriele si emoziona quando pensa all'entrata del quadro di Santa Maria in casa sua, quello che solitamente resta nell'abitazione del presidente del comitato per un anno intero, assieme alla bandiera: «Un momento che sogno da tanto - dice - sarà un onore per me avere quell'immagine nel mio soggiorno. In quel momento il mio sogno diventerà veramente realtà». 

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