Il settore pesca si evolve e guarda al futuro. 

Con 37 voti a favore e 26 contrari è stato approvato il Piano di cogestione della piccola pesca artigianale presentato lo scorso 7 marzo agli operatori da parte dell’Area marina protetta del Sinis.

Un piano che si caratterizza per essere innovativo sia nei termini di gestione della riserva marina sia per il coinvolgimento diretto degli operatori.

Le due parti, Ente comunale e settore pesca, oggi si presentano unite con un documento organico, dopo la cui approvazione ministeriale verrà erogata la prima importante misura finanziaria di 140 mila euro tramite fondi europei. La finalità è quella di mitigare le criticità del comparto e agevolare lo sviluppo di una nuova visione dall’Area marina, a partire delle opportunità di crescita economica e di garanzia sociale del settore, tenendo naturalmente fermo l’obiettivo finale della tutela ambientale. A seguito della riunione del mese scorso durante la quale era stato presentato il Piano, gli operatori hanno avuto un mese di tempo per analizzarne i dettagli che li vedono protagonisti. In totale gli autorizzati e aventi diritto al voto erano 91, sono stati 63 i votanti, con un’affluenza del 69%.

«Abbiamo fatto un grande passo avanti in termini di collaborazione operativa tra l’ente e gli operatori del settore - ha detto l’assessora comunale alla Pesca Alessandra Pinna - Ciò significa che è in atto un cambiamento, che il rapporto di fiducia tra le due parti è andato a consolidarsi. Grazie a questo piano potremo iniziare ad affrontare le criticità del comparto trovando soluzioni concrete».

«Siamo in una fase decisiva, quella in cui si scrive una nuova pagina per il comparto della pesca in mare della Amp - ha detto invece il sindaco di Cabras Andrea Abis - Il voto è stato un atto democratico basato sulla partecipazione attiva degli operatori, con i quali si vuole proseguire il percorso che vede l’istituzione dell’Area marina non solo come un organismo di tutela ma anche di opportunità concrete per una fetta importante dell’economia locale».

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