Cabras, animalisti nelle gabbie per protestare contro gli abbattimenti dei cinghiali
Sit in contro il piano della provincia: «Già 4 giornate di massacri, eppure non hanno aggredito nessuno»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Questa volta si sono portati anche le gabbie. E qualcuno è riuscito persino a stare dentro. Nuovo sit-in nella borgata marina di San Giovanni di Sinis per chiedere lo stop all’abbattimento dei cinghiali previsto dalla provincia di Oristano in collaborazione con Forestas, Corpo Forestale, Asl e Ispra.
Sono scese in campo le associazioni Lav, Animal Voices United e Avi. Gli animalisti hanno appeso diversi striscioni con su scritto "Basta con questa inutile crudeltà". Questa volta non si sono legati agli alberi come le altre volte, ma sopra le reti metalliche che delimitano uno dei cantieri presenti all'inizio dell'area archeologica di Tharros, dove sorgerà il nuovo punto di accesso alle rovine antiche.
Gli animalisti hanno fatto anche sentire l’audio che riproduceva la sofferenza degli animali dopo essere stati colpiti. Poi hanno preso il megafono in mano per raccontare ai tantissimi passanti le loro contrarietà all’intervento. Complice la bella giornata di sole a San Giovanni erano presenti tantissime persone. E molte rallentavano per ascoltare le ragioni della protesta.
La portavoce del gruppo, Josephine Scanu, parla dalla gabbia a nome dei cinghiali: «Non c’è mai stata un'aggressione alle persone e ad animali domestici. È vero, scaviamo, ci hanno creato per fare questo, ma quando c’è il pericolo scappiamo, altro non facciamo». Scanu poi rincara la dose: «Sono state già organizzate quattro giornate di massacri per un totale di 17 cinghiali abbattuti. Eppure ci sono tanti altri metodi per allontanare questi animali come dei mangimi che fermano l’estro per 5 anni, o ancora reti elettrificate e dissuasori. Non esiste che dei pazzi la notte si nascondano dietro i cespugli per poi sparare. Non c’è nessuna invasione, ma solo crudeltà. I cinghiali fanno i cinghiali secondo la propria natura».
Intanto nella borgata sono evidenti i fossi che vengono scavati nelle strade e aiuole. Tante anche le porte danneggiate. La mattina c’è poi l’invasione di rifiuti in strada: gli animali in cerca di cibo aprono le buste dei rifiuti posizionate negli ingressi delle abitazioni.