Servono almeno 600-700 assunzioni entro 4 anni per far fronte a una piaga, quella degli incendi, che di anno in anno devasta il territorio della Sardegna.

È la principale richiesta dei sindacati del Corpo Forestale Safor, Fesal e Uil, che hanno incontrato la presidente Todde chiedendo un piano di assunzioni «strutturato e pluriennale che consenta di far fronte, in maniera certa e programmata, ai numerosi pensionamenti previsti nei prossimi anni». Necessario anche l’avvio della Scuola Forestale a Nuoro.

«Di fronte alla distruzione di intere porzioni del territorio e alle ricadute dirette su persone, economie locali e paesaggi naturali, si aggiunge una preoccupazione crescente per l'assenza, ormai cronica, di misure strutturali, efficaci e durature da parte delle istituzioni regionali», spiegano in una nota i sindacati, che «da 15 anni» denunciano la «fragilità del sistema di contrasto agli incendi boschivi e ambientali», senza ottenere risposte soddisfacenti.

I sindacati elencano le criticità di un sistema «sottodimensionato, con personale sempre più ridotto e anziano», di cui è emblema la flotta elicotteristica, «ancora incompleta e con un età media degli operatori elevatissima». Tanti gli agenti over 60 ancora impegnati in attività operative.

«È evidente – concludono i sindacati – che, in queste condizioni, non sia più possibile garantire un presidio efficace del territorio. Per questo chiediamo con urgenza l'avvio di un piano straordinario di reclutamento e formazione per almeno 600-700 nuove unità da inserire entro i prossimi tre-quattro anni. Solo così sarà possibile assicurare un necessario ricambio generazionale e mantenere viva una presenza competente e capillare sul territorio».

(Unioneonline/L)

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