Ardauli, il punto sulla condotta che serve i paesi del Barigadu e del Mandrolisai
Resta sul piede di guerra il sindaco di Busachi Giovanni Orrù che accusa la Regione di aver distolto risorse già programmate per il territorio(foto Orbana)
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Tempi rapidi da parte di Abbanoa per la progettazione per il rifacimento integrale dell’acquedotto “Barbagia-Mandrolisai" che alimenta i centri abitati di Tiana, Sorgono, Atzara, Meana Sardo, Austis, Ortueri, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Sorradile, Bidoni, Busachi, Ulà Tirso e Ardauli. È quanto emerso nell’incontro tenutosi martedì sera ad Ardauli alla presenza dei sindaci del territorio e dei cittadini. Resta però sul piede di guerra il sindaco di Busachi Giovanni Orrù che accusa la Regione di aver distolto risorse già programmate per il territorio e chiede che vengano subito reintegrate.
Anzi chiede lo stanziamento di 30 milioni di euro per rifare l’intera condotta. Per Abbanoa, alla riunione moderata dalla sindaca di Ardauli e presidente dell’Unione del Barigadu Tina Fadda, erano presenti il presidente del Consiglio d’Amministrazione Giuseppe Sardu, il direttore generale Stefano Sebastio, il responsabile “Reti” del settore Distribuzione Gianluca Panduccio e il responsabile delle relazioni istituzionali Fausto Fiori. Presenti inoltre il consigliere regionale Antonio Solinas, il collega e sindaco di Neoneli Salvatore Cau. Ed ancora i sindaci di Busachi Giovanni Orrù (con il suo vice Lino Cordella) , di Ortueri Francesco Carta, di Ula Tirso Danilo Cossu, di Sorgono Francesco Zedde, di Austis Benedetto Pitzeri, di Atzara Alessandro Corona.
«Per Abbanoa il risanamento dell’acquedotto Barbagia-Mandrolisai ha la massima priorità: urgenza che è condivisa con l’Ente di Governo d’Ambito della Sardegna “Egas”. Per questo motivo avvieremo già con le risorse disponibili la progettazione degli interventi che consentiranno superare le criticità attuali», ha chiarito il presidente di Abbanoa Giuseppe Sardu. La progettazione riguarderà tutti i 32 chilometri dell’acquedotto alimentato dal potabilizzatore di Torrei, ma massima priorità nell’avvio dei cantieri è dedicata al tratto più critico di circa 5,5 chilometri dove avvengono le rotture. Su questo tratto verrà redatto in tempi rapidi uno stralcio del progetto definitivo per averlo pronto prima della prossima estate e avviare i cantieri. Come sollecitato dagli amministratori locali, il presidente di Abbanoa ha accolto le richieste di portare immediatamente avanti un programma di recupero di pozzi, depositi e sorgenti locali, fondamentali per garantire un’alimentazione alternativa, oltre a un piano di interventi di manutenzioni straordinarie e ordinarie su tratti di rete compromessi all’interno dei centri abitati. I vertici di Abbanoa hanno anche assicurato il potenziamento in emergenza del sistema di servizio sostitutivo con autobotti che sarà affiancato dalla distribuzione di forniture singole di acqua potabile in caso di mancanza d’acqua nelle reti idriche.
Ma il sindaco di Busachi tiene la linea dura: «Siamo stati beffati ed espropriati dalla Giunta regionale con buona pace dei nostri Consiglieri regionali, in modo particolare del sindaco di Neoneli che nonostante sia stato avvertito che stavano togliendo i soldi dal nostro territorio, non è stato capace di impedirlo. La cosa è ancora più grave perché in una riunione tenutasi a Neoneli un anno fa veniva dichiarato che si sarebbe provveduto speditamente con la progettazione e i lavori. E’ l’ennesima grande scorrettezza che danneggia ulteriormente i nostri cittadini che ancora per anni continueranno a subire i disservizi di Abbanoa dovuti alle continue interruzioni e all’acqua melmosa che arriva nei nostri rubinetti, che danneggia gli elettrodomestici e che, purtroppo, continueremo tutti a pagare come acqua potabile». Ed Orrù aggiunge: «Affermare che prima si fanno i progetti e poi si trovano le risorse, a mio parere, rasenta il danno erariale in quanto dovrebbe essere esattamente l’opposto. Inutilmente ho chiesto con forza una nuova attribuzione delle risorse da inserire nell’assestamento del bilancio regionale che è in discussione, attribuendo circa 30 milioni di euro necessari al rifacimento di circa 33 Km di rete adduttiva che serve i paesi del Mandrolisai e del Barigadu ormai obsoleta e vetusta dopo 55 anni dalla sua realizzazione».
Il sindaco di Busachi ha anche lamentato la situazione della rete idrica del centro abitato. Diversa la visione dei consiglieri regionali presenti all’incontro. «Finalmente, dopo oltre un anno dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale e a quasi un anno dalla nomina del CDA di Abbanoa, il drammatico problema dell’approvvigionamento idrico del Barigadu e del Mandrolisai entra ufficialmente nell’agenda politica regionale», hanno dichiarato i consiglieri Salvatore Cau e Antonio Solinas, promotori dell’incontro. «Un anno fa – hanno proseguito - ci eravamo impegnati con questa amministrazione regionale ad inserire 8 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione, ma non essendoci un progetto esecutivo, perché in passato non era mai stato prodotto, quelle risorse sono state dirottate nella Nurra e in Ogliastra, che invece avevano già un progetto esecutivo approvato. Risorse che sarebbero comunque insufficienti per un intervento sui circa 33 km di condotta».
Salvatore Cau ha quindi aggiunto: «L’incontro di Ardauli è un passo avanti importante per superare una situazione che da oltre vent’anni penalizza i nostri territori, fatta di acqua torbida, continue rotture nelle condotte, interruzioni nel servizio e tensioni quotidiane tra cittadini e istituzioni. L’obiettivo è ripristinare un servizio essenziale e dignitoso, come dovrebbe essere in ogni angolo della Sardegna». Il solo progetto costerà circa un milione di euro, mentre la realizzazione complessiva dell’opera è stimata intorno ai 30 milioni di euro. Gli importi definitivi saranno noti a seguito della progettazione, ma il Consiglio regionale ha già espresso l’impegno politico ad assicurare la copertura finanziaria tramite bilancio. «Abbiamo chiesto ad Abbanoa di accelerare il più possibile l’iter di approvazione del progetto– concludono Cau e Solinas – affinché quanto emerso non resti solo sulla carta. Le nostre comunità meritano risposte dopo anni di disservizi e promesse disattese».