È polemica sul rinvio del consiglio comunale che doveva approvare linee programmatiche,  bilancio e Dup 2026-27. I due gruppi di minoranza capeggiati  da Alessandro Campus e Giuseppe Ibba ne contestano tempi e motivazioni.

«L'aver ricevuto l'annullamento del consiglio comunale dopo le ore 19 del giorno prima dell'assemblea, a meno di 24 ore, con l'indicazione di un presunto errore materiale, senza  peraltro specificarne le ragioni»,  affermano, «manifesta l'inadeguatezza di chi amministra. Sicuramente il vero motivo è che la convocazione dei capigruppo prima e  quella relativa al Consiglio comunale poi, sono stati sottoscritti dal sindaco e non dall'eletto presidente del Consiglio Vincenzo Pinna.

Errore rilevante – sottolineano Ibba e Campus-  ma anche evitabile «se si fosse ascoltato quanto chiesto dalle opposizioni  e, cioè, di rinviare l'elezione del presidente sin tanto che si fosse accertato, presso gli uffici competenti,  se l'elezione fosse legittima o meno. Invece la maggioranza in maniera risoluta aveva deciso di procedere al voto pervenendo, però alla situazione per cui se il sindaco avesse diretto il consiglio, poteva essere annullato  in quanto illegittimo».

Al contrario -sottolineano i due consiglieri-  il Consiglio guidato da un presidente  «potrebbe essere dichiarato illegittimo e annullabile,  laddove gli enti interessati dal sindacato ispettivo dichiarassero che la sua elezione non poteva essere effettuata se non dopo le prossime elezioni». 

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