Ultimo atto domani sabato 8 marzo per gli appuntamenti di  Carrasegare ‘Osincu,  con  la Pentolaccia dei bambini alle 16.30 in piazza Dante e la premiazione dei concorsi in maschera, momento molto atteso.

Non si è intanto ancora spento l'eco del martedì grasso  che non ha davvero deluso le attese delle migliaia di spettatori che hanno invaso anche ieri la cittadina del Temo per assistere ad una delle fasi più attese della kermesse in maschera.  Spettacolo unico   anche per la  celebrazione della fine del carnevale attraverso il  lamento funebre de S’Attittidu, con le maschere vestite totalmente di nero,   gonna lunga, corsetto e scialle e con in mano  un  bambolotto, pupazzo fatto di stracci chiamato Gioldzi. S’Attittadoras hanno invaso le strade chiedendo ai passanti, soprattutto alle donne, unu tichirigheddu de latte, una goccia di latte per il neonato morente, vari significati sessuali  che si celano dietro questa rittualità.  

Non sono mancati ovviamente le danze tradizionali, come su ballu de sas kadreas (ballo delle sedie), su ballu ‘e s’iskoba (ballo della scopa) o su ballu tundu.  Con l’arrivo della sera, i colori sono cambiati con le figure nere diventate bianche, simboli delle anime del carnevale. I partecipanti hanno indossato lenzuola bianche, camminando con  le lanterne in mano alla ricerca di Gioldzi. Una volta trovato,  il pupazzo è stato bruciato in uno dei falò che hanno illuminato minano le strade della città.

Da domenica sarà già tempo dei bilanci, ma è indubbio che  anche  l’edizione del mezzo secolo di vita, ha avuto  un grande successo. E  proprio per  le sue caratteristiche uniche,  è stato ancora una volta   inserito e finanziato  dall’assessorato al Turismo nell’ elenco dei grandi  eventi.

Una manifestazione spontanea,  arricchita da un nutrito  programma predisposto da  Comune, Pro loco,  operatori locali ma in particolare dalla associazione Karrasegare OsinKu presieduta ora  da Gianpietro Deriu,  che alla sua prima esperienza può ritenersi più che soddisfatto. 

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