Bosa, confermata l'adesione alla associazione nazionale "Città del vino"
Così la città vuole valorizzare la Malvasia, uno dei suoi tesoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In una città che ha l’ambizione di continuare a svolgere un ruolo attivo e importante per la valorizzazione di uno dei suoi "tesori", la Malvasia, particolare significato assume la decisione della amministrazione comunale di confermare anche per il 2025 la sua adesione alla associazione nazionale città del vino.
Era stato il Consiglio comunale a deliberare nel 2022 l’adesione alla associazione “al fine di consentire la promozione e valorizzazione del vino e del suo territorio”. Il Comune fa parte d’altronde dell’accordo quadro “La sapienza del Villaggio: Crescita e sviluppo del Montiferru, Alto Campidano e Planargia una delle azioni più importanti è indirizzata ai percorsi della vallata della Malvasia, che vede anche coinvolti i Comuni di Modolo, Magomadas, Flussio, Tinnura e Suni.
Guardano con molta attenzione al progetto i rappresentanti del consorzio della malvasia di Bosa che lavorano per acquisire quote prestigiose di mercato. il direttore ed enologo Aldo Buiani è ottimista. “Come consorzio di tutela – evidenzia Buiani- auspichiamo che la Malvasia assieme ai suoi paesaggi rurali, diventino presto patrimonio mondiale dell' Unesco e dell'umanità”.
D’altronde, anche i recenti dati forniti da Laore forniscono dati di prestigio. La superficie idonea coltivata riconosciuta nella Doc è di circa 25 ettari, mentre la produzione certificata è di 161mila litri annui.