Non ci fu alcuna bancarotta.

L'imprenditore oristanese Francesco Mura è stato assolto ieri mattina dai giudici del Tribunale di Oristano, mentre per l'amministratore della ditta Davide Bonafini è stato disposto il rinvio degli atti al pm per riformulare il capo di imputazione.

Si chiude così una lunga vicenda giudiziaria legata al fallimento della ditta Gst.

Secondo la pubblica accusa Mura e l'amministratore della società avrebbero cercato incassare i soldi della vendita di rimorchi e veicoli che erano in possesso della Gst, ma di queste operazioni e dei soldi al momento del fallimento non ci sarebbe stata alcuna traccia perché i libri contabili della società non sono mai stati ritrovati.

I difensori di Mura, gli avvocati Agostinangelo Marras e Alessandra Borrodde, hanno sostenuto che invece tutto era stato regolarmente registrato mentre l'assenza delle scritture contabili dipendeva dall'amministratore.

L'avvocato di Bonafini, Rita Violante, ha respinto le accuse (il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a cinque anni) ieri l'assoluzione per Mura.
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