"Aveva varcato la soglia d'uscita con il cassone parzialmente sollevato e ha toccato l'architrave che alla fine ha ceduto finendo sulla pilotina". Così era morto, schiacciato, Andrea Sardu, autista di 53 anni di Terralba che nell'ottobre 2016 rimase coinvolto in un drammatico incidente sul lavoro in un capannone della zona industriale.

Oggi nel processo per omicidio colposo ai danni di Gastone Fabbri, 74 anni, rappresentante legale della Logistica Mediterranea (di cui Sardu era dipendente) e Tonio Fenu, rappresentante legale della ditta Giu.Mar. Ispection (che aveva subappaltato il lavoro di carico e scarico delle merci), è stata ricostruita la dinamica dell'incidente.

In aula è stato sentito l'ispettore dello Spresal della Assl che il 17 ottobre 2016 intervenne sul luogo della tragedia. Massimo Diana ha ricordato che, grazie alle testimonianze e soprattutto ai filmati della videosorveglianza, gli ispettori avevano potuto vedere esattamente cosa era accaduto.

"Il tir trasportava barbabietole dal porto fino al capannone della zona industriale - ha detto Diana - il mezzo andava piano, la strada era disconnessa e aveva un certo carico. Procedeva lentamente anche per l'ingresso, poi con varie manovre si avvicinava al cumulo di materiale che era già stato depositato per scaricare. In uscita procedeva sempre lentamente".

Ma il cassone sollevato aveva impattato con l'architrave dell'ingresso alto circa 4 metri, mentre il tir era alto tre metri e mezzo. L'ispettore ha poi ricordato che durante gli accertamenti erano state riscontrate alcune violazioni, come la mancata valutazione del rischio e la formazione del personale per Gastone Fabbri (difeso da Salvatore Casula).

Per Fenu (difeso da Raffaele Miscali) era statoaccertato che non aveva cooperato alle misure di prevenzione dei rischi a cui erano sottoposti i lavoratori.

Nel mezzo era stato però trovato il manuale dell'autista che prevede che si debba spostare sempre i carichi con il cassone abbassato.

Nel processo, la ex moglie della vittima e i figli sono parte civile con gli avvocati Simone Prevete, Ezio Ullasci e Valerio Martis. Prossima udienza fissata il 17 febbraio.
© Riproduzione riservata