Arborea, rarissimo esemplare di tartaruga salvato dalle reti
L'animale era rimasto incastrato nello stagno di S'Ena Arrubia. Ora è stato curato e le sue condizioni sono buoneÉ rimasta intrappolata in una rete vicino allo stagno di S'Ena Arrubia, ad Arborea. Ma la tartaruga verde, rarissimo esemplare di Chelonia mydas (parente della ben più nota Caretta caretta) è stata salvata dai pescatori. Consegnata agli operatori del Centro recupero del Sinis e ai veterinari della clinica Due mari, la tartaruga dopo un periodo di cure potrà tornare in libertà.
Il ritrovamento è avvenuto venerdì notte quando un pescatore si è accorto che nelle maglie della rete era finito qualcosa di strano. Qualche minuto ed è riuscito a recuperare la tartaruga che da subito è apparsa diversa rispetto a quelle che si è abituati a vedere nei mari sardi. Sono stati quindi i soci della cooperativa Sant'Andrea (che gestisce lo stagno) ad allertare gli operatori del Cres: ai biologi è bastato poco per capire che avevano davanti un esemplare di Chelonia muydas, la cosiddetta tartaruga verde.
"Questa specie erbivora nidifica soprattutto lungo le coste del Mediterraneo orientale, vicino alla Grecia - hanno spiegato gli esperti del Centro che collaborano con Cnr e Area marina del Sinis - Potrebbe essersi spinta fino in Sardegna alla ricerca di cibo. Ma la sua presenza nei nostri mari potrebbe essere legata anche al fenomeno del riscaldamento globale o addirittura al blocco delle attività antropiche in mare in questo periodo di pandemia".
La tartaruga, di circa 16 chili e 48 centimetri di lunghezza, ieri è stata portata alla clinica Due mari. "Le sue condizioni sono buone, abbiamo effettuato una Tac - ha spiegato il direttore sanitario Paolo Briguglio - e non sono emerse anomalie nei polmoni. É pienamente recuperabile". Sarà monitorata costantemente al Cres, poi potrà essere liberata.