No ai droni sugli stagni. A chiederlo ad alta voce è la Lipu, sezione di Oristano.

La richiesta arriva dopo che i soci dell’associazione hanno scoperto, tramite un video postato su Instagram, che un pilota di drone ha ripreso un gruppo di fenicotteri presenti nello stagno di S’Ena Arrubia, importante sito di sosta e alimentazione per questa specie, “accanendosi” su di loro, sino a indirizzarli verso lo stagno di Tzrugu Trottu dove è presente una linea elettrica sulla quale spesso questi uccelli rimangono uccisi.

La Lipu ha segnalato la vicenda al Corpo Forestale, alla sindaca di Arborea Manuela Pintus e all’assessorato regionale all’Ambiente.

«Riteniamo che il pilota sia incorso nell’infrazione prevista dalla legge regionale numero 23 del 29 luglio 1998 che vieta ogni atto diretto, o indiretto, che determini non solo l’uccisione e la cattura ma anche il disturbo di tutte le specie di fauna protetta, anche sotto il profilo sanzionatorio, incluse in un elenco parte integrante della legge e presenti in gran parte nello stagno di S’Ena Arrubia come il fenicottero rosa», fa sapere la Lipu con una nota.

«Poiché il fenomeno del disturbo con i droni ha assunto aspetti esponenziali incontrollabili abbiamo chiesto al Corpo Forestale che vengano poste in essere azioni sanzionatorie e repressive al fine di contenere questo deleterio fenomeno di disturbo dell’avifauna. Riteniamo inoltre che se anche le aree umide dell’oristanese, non siano al momento, no fly zone, resta il fatto che se quelle zone sono ricche biodiversità, motivo di per sé sufficiente per evitarne il sorvolo e il disturbo dell’avifauna».

 

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