Primi interrogatori di garanzia oggi nella vicenda degli appalti pilotati alla Prefettura di Oristano.

Davanti al giudice delle indagini preliminari Silvia Palmas, solo il dirigente dell'Ufficio servizi comuni e appalti Ignazio Buccoli ha risposto alle domande, mentre le altre due persone coinvolte nell'inchiesta, Fulvio Sprio, funzionario e responsabile del settore appalti, e l'imprenditore Federico Erdas si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

La Procura contesta 31 appalti per la manutenzione degli impianti di climatizzazione che sarebbero stati affidati sempre alla Progetto clima di Siamaggiore.

Nei giorni scorsi la svolta, con gli arresti di Ignazio Buccoli, originario di Cagliari e Fulvio Sprio, di Palermo, accusati di turbativa d'asta e falso; per l'amministratore unico della Progetto Clima Federico Erdas è scattato un provvedimento di interdizione dalle funzioni di amministratore per sei mesi (per lui le accuse sono turbativa d'asta e frode in forniture pubbliche).

Davanti al gip, Buccoli - assistito dall'avvocato Marco Langiu - ha ribadito di essere estraneo alla vicenda.

Nei giorni a cui risalgono gli appalti contestati, infatti, era in ferie e in malattia.

Buccoli da ieri non è più ai domiciliari, ma deve rispettare l'obbligo di non risiedere nell'Oristanese.

Il difensore di Fulvio Sprio, l'avvocato Anna Maria Muroni, ha chiesto la revoca dei domiciliari, mentre l'avvocato Gianfranco Siuni (che assiste Federico Erdas) ha sollecitato l'annullamento dell'interdizione per sei mesi.
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