Non c’è solo lo storico ovile abusivo e ricoperto di amianto. L’amministrazione comunale di Cabras, dopo aver avviato la bonifica dell’enorme struttura abbandonata lungo le rive dello stagno di Mar’e Pontis, un "vero ecomostro”, relativamente alle attività di bonifica da amianto fa il punto su tutti gli altri interventi che ha portato e sta portando avanti a tutela della salute della cittadinanza.

Tra febbraio e marzo del 2021, sempre nel lungo stagno, in particolare da fine via Gallura alla località Sa Mestia, in zona Pauli ‘e Sali, a seguito di un monitoraggio ambientale è stata eseguita una raccolta di rifiuti urbani e non urbani, di tipo normale e speciale, per un totale di 800 chili di rifiuto secco indifferenziato, 80 chili di plastica, 280 chili di ingombranti, 80 chili di vetro, 350 chili di ferro, 3 batterie d’auto e 920 chili di pneumatici. Nella zona era presente da tempo anche un'importante quantità di amianto, per un totale di 20.740 chili, smaltiti con un costo di 25mila euro.

«Anche in questo caso - fanno sapere dal Comune di Cabras guidato dal sindaco Andrea Abis - è stato risolto un problema localizzato che negli anni è stato segnalato molte volte dagli organi competenti, da cittadini e da associazione. Sono state diverse anche le micro bonifiche simultanee su più punti, realizzate attraverso ditte specializzate, e accorpate al fine di ridurre i costi, che risultano più alti per singolo intervento. Tra le zone bonificate vi è anche una discarica che era stata scoperta a San Giovanni di Sinis durante una giornata ecologica».

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