Si sono ritrovati davanti al museo del giocattolo di Zeppara, frazione di Ales, per denunciare i ritardi nei lavori del nuovo allestimento della struttura culturale. Ma anche per tutelare il il posto di lavoro dell'operatore culturale che lavora nel museo, disoccupato oramai da gennaio. Il sit-in è stato organizzato dal gruppo di minoranza di Ales ed ha ricevuto il sostegno del comitato degli operatori culturali di tutta l'isola "Nessuno a casa".

Lino Trudu dell'opposizione, ha detto: "Il museo è chiuso da gennaio, non capiamo queste lungaggini se il progetto del nuovo allestimento era pronto. Magari ci sono altri problemi che noi non conosciamo. Che ci vengano spiegati". Non solo. "Inoltre l'operatore è disoccupato da mesi. Un fatto ancora più grave in un territorio già penalizzato dalla mancanza di lavoro".

Il sindaco Simonetta Zedda ha risposto: "Abbiamo avuto le chiavi del museo solo a fine gennaio, poi ritardi dovuti al cambio di direzione dell'Istituto Superiore Regionale Etnografico. Il nostro obiettivo principale rimane il riconoscimento regionale del museo. Ci stiamo occupando del bando per la gestione. Il posto di lavoro non è in discussione".
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