La droga arrivava dalla Spagna, dal Belgio e dalla Calabria. Un lungo viaggio per arrivare al mercato sardo. Decine di chili di cocaina, con transazioni fino a un milione e 500 mila euro per l'organizzazione criminale arrivata ieri al capolinea. Una maxi-operazione dei carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali di Oristano e Cagliari ha bloccato la rete criminale specializzata nel traffico internazionale di droga. Dopo una lunga inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari Paolo De Angelis, 19 persone sono finite in manette.

“ATTILA” L'operazione “Attila” è scattata nella notte tra lunedì e martedì. Oltre 350 carabinieri del reparto operativo e del nucleo investigativo del Comando provinciale di Oristano, dei cacciatori di Abbasanta e del Ros sono stati impegnati in diverse zone del Cagliaritano, dell'Oristanese e nella penisola. Perquisizioni con il ritrovamento di piccole quantità di droga e poi i 19 arresti. «Si tratta di un duro colpo a un sodalizio criminale che agiva in Sardegna con ramificazioni all'estero - ha spiegato il comandante provinciale Giuseppe Palma - L'organizzazione si era mossa rivolgendosi prima al mercato del Belgio, poi a quello spagnolo e infine alla Calabria, con contatti in ambienti della 'ndrangheta, per acquistare la droga e rivenderla nell'Isola».

I vertici sardi della banda avevano legami consolidati con l'estero. «L'organizzazione era ancora in attività - ha aggiunto il comandante del reparto operativo Giulio Duranti- con la sua struttura piramidale, in cui ognuno aveva un ruolo». Dai vertici che tenevano i contatti con l'estero ai corrieri e spacciatori. «Muovevano decine di chili di cocaina, anche 100 insieme, hascisc e in misura minore l'eroina».

LE INDAGINI La banda era particolarmente attiva tra il 2004 e il 2005 e a quegli anni si riferiscono alcuni importanti sequestri di cocaina tra Porto Torres, Dolianova e Sanluri nell'operazione “Arcuentu”. «Quella di ieri è la seconda tranche di quel filone d'indagine» ha osservato il comandante Palma. Le indagini sono andate avanti per tre anni, tra intercettazioni, appostamenti e perquisizioni.

GLI ARRESTI La maggior parte degli arrestati sono del Cagliaritano e dell'Oristanese, alcuni già noti alle forze dell'ordine e altri in carcere. In manette un affiliato della 'ndrangheta calabrese Antonio Nirta, 74 anni originario di San Luca. Spiccano i nomi di Roberto Peddoni, 51 anni allevatore di Terralba, Pietro Piras, 40 anni commerciante di Marrubiu e Massimo Cervone, 41 anni disoccupato di Cagliari ai quali gli inquirenti attribuiscono un ruolo di vertice anche se ogni zona di competenza aveva il proprio capo.

Completano il quadro del narcotraffico Claudia Pani, 35 anni commerciante cagliaritana, Benedetto Pes, 57 anni impiegato di Elmas, Francesco Setti, 69 anni allevatore di Cagliari, Riccardo Piredda, 38 anni disoccupato di Selargius, Gianluca Peddoni, 28 anni allevatore di Terralba, Giuseppe Moi, 57 anni disoccupato di Cagliari, Andrea Sirigiu, 28 anni disoccupato di Cagliari, Eugenio Sini, 33 anni, disoccupato di Quartu, Giuliano Accalai, 59 anni, pensionato di Marrubiu, Giovanni D'Avino, 43 anni commerciante di Marrubiu, Luciano Demontis, 35 anni carrozziere di Oristano, Rodolfo Dessì, 47 anni geometra cagliaritano residente a Ravenna, Tiziano Pascalis, 29 anni commerciante di Marrubiu, Francesco Piccioni, 29 anni disoccupato di Marrubiu, Francesco Piras, 43 anni disoccupato di Marrubiu. Altre sette persone sono state raggiunte da un provvedimento cautelare con obbligo di dimora.

VALERIA PINNA
© Riproduzione riservata