Un veliero in granito di un’altezza di 2,20 metri e 50 quintali di peso. È l’opera che l’artista di Tortolì, Giorgio Ladu, ha donato all’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna.

Con una breve cerimonia, l’opera d’arte è stata inaugurata oggi alla presenza delle autorità locali a Cala Genovesi, dov’è stata trasportata giovedì con un camion gru messo a disposizione da una società di Tortolì. È un omaggio alla tradizione marinara dell’Ogliastra. Un richiamo a un passato non troppo lontano, quando, nello scalo di Arbatax, era consuetudine disegnare sui muri le sagome delle imbarcazioni, a vela prima, a motore poi, fino ai cargo che trasportavano il legname per l’ex Cartiera. Oggi quel ricordo rivive nel Veliero, nome dell’opera realizzata da Ladu.

Erano presenti Massimo Deiana, presidente dell’Authority, del comandante della Circomare, Mattia Caniglia, del sindaco di Tortolì, Marcello Ladu, e di una delegazione del direttivo del Club Diportisti Arbatax. Il veliero in granito raffigura un bastimento a vela, un mix tra le lussuose navi da crociera che attraccano annualmente al porto e un ricordo del passato familiare dello scultore, che rivive nel numero di matricola, inciso nello scafo, che fu assegnato al padre Antonio per l’imbarco sulle navi militari durante il secondo conflitto mondiale.

Ma, soprattutto, come sostenuto dallo stesso Ladu, un primo passo per un riavvicinamento dello scalo di Arbatax alla comunità di Tortolì, della quale è finestra sul mare, importante volano economico e di contaminazione culturale, oltre che vetrina strategica per la locale tradizione. Obiettivo condiviso anche dall’Authority che, dal 10 settembre 2021, data di inclusione del compendio portuale nella circoscrizione dell’ente, ha avviato un’intensa attività per riqualificare la porta dell’Ogliastra con infrastrutture moderne e ben inserite nel particolare contesto paesaggistico. «Abbiamo accolto fin da subito e con grande piacere la donazione dello scultore Giorgio Ladu», ha detto Massimo Deiana.

«Il Veliero è un’opera che ben si inserisce nel contesto marittimo e tradizionale dello scalo di Arbatax, conferendo un tocco di bellezza e sensibilità. Siamo grati per questo gesto che rappresenta un primo passo, in chiave artistica, di un percorso di graduale riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture presenti che, dal 2021, il nostro ente sta attuando sullo scalo ogliastrino».

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