È stato picchiato, probabilmente durante un tentativo di rapina, ed è finito in ospedale con naso e costole fratturati. Vittima dell'aggressione è don Vincenzo Pirarba, 77 anni, parroco di Talana.

Il fatto è accaduto nella tarda serata di ieri mentre il sacerdote si trovava nella sua abitazione di Tortolì, nel quartiere di via San Gemiliano.

Don Vincenzo Pirarba (L'Unione Sarda)
Don Vincenzo Pirarba (L'Unione Sarda)
Don Vincenzo Pirarba (L'Unione Sarda)

Secondo una prima ricostruzione, ad aggredirlo sarebbe stato un uomo col volto coperto che ha fatto irruzione nell'abitazione dove don Pirarba, originario di Villagrande, rientrava ogni sera dopo l'attività pastorale a Talana.

Il sacerdote è ricoverato al Nostra Signora della Mercede di Lanusei dove è stato trasportato da un'ambulanza del 118.

Sul fatto indagano i carabinieri di Tortolì.

LA DIOCESI - Arriva la reazione della Chiesa d'Ogliastra all'aggressione subita da don Vincenzo. "La Diocesi con il suo vescovo, i presbiteri, i diaconi e tutti i fedeli, in particolare la comunità di Talana, dove svolge attualmente don Vincenzo il suo ministero, gli sono vicini con affetto, solidali con la sua sofferenza non solo fisica e rinfrancandolo con la preghiera per la sua pronta guarigione".

"Don Vincenzo - assicurano dall'Episcopio - sta comunque bene, nonostante abbia subito qualche frattura e varie contusioni. Rimarrà sotto osservazione qualche giorno in ospedale".

LE CATECHISTE - “Condanniamo questo vile gesto e, allo stesso tempo, preghiamo che la mano di Dio e il cuore della Madonna allevi don Vincenzo da questa sofferenza”.

A parlare sono le catechiste della parrocchia Santa Marta di Talana, incredule e dispiaciute per l’aggressione al loro parroco.

“A lui, che ha fatto tanto per il nostro paese con immensa devozione, fede ed entusiasmo anche in questo periodo di pandemia, nonostante la sua età nn si è mai arreso arrivando a portare per le vie del paese la statua della Madonna, a cui lui è particolarmente devoto, la statua di Gesù Cristo risorto e per ultimo sant’Efisio per benedire l’intera popolazione. Ricordiamoci che Dio è fede, Dio è amore, Dio è speranza”.

Infine un pensiero che le catechiste prendono in prestito dallo stesso parroco: “Come lei ci ha insegnato a dire "La Madre celeste sotto il tuo manto asciuga ogni pianto".
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