Nel 1970 Agnese era una ragazza che dalla sua San Gavino Monreale seguiva con passione le gesta del Cagliari che conquistava lo scudetto. Stregata dal fascino di Gigi Riva, eroe di quella squadra, aveva messo nero su bianco le rime. Una dedica dal cuore, a tinte rossoblù. La passione per la scrittura correva lungo le sue vene e non voleva privarsi di un componimento che, ancora oggi, a distanza di 54 anni, custodisce tra i suoi affetti più cari nella sua abitazione di Tortolì, dove ha messo su famiglia.

La poesia

Sei arrivato da Leggiuno che non eri ancor nessuno. In Sardegna sei sbarcato, il successo ti ha baciato.

Or ti chiamano il Campione. Ogni gol è un successone. Per te tutti son tifosi, dai più buoni ai mafiosi.

I ragazzi vorrebbero emularti le ragazze ambirebbero sposarti. Se modesto resterai il successo sempre avrai.

Agnese, in questi giorni di dolore per la scomparsa dell’eroe dello scudetto del 1970, ha rispolverato il breve componimento dallo scrigno dei ricordi, raccontando le gesta di quel campione arrivato da Leggiuno a figli e nipoti cresciuti sognando il Mito.

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