Ergastolo per l’omicidio di Fabio Longoni e il tentato omicidio di Daniele Conigiu: è la richiesta di condanna sollecitata dal procuratore Biagio Mazzeo nei confronti dell’allevatore Fabio Fois, che con le fucilate (almeno cinque) esplose nel novembre 2017 aveva vendicato, secondo gli inquirenti, il furto di due asini patito un anno prima.

La requisitoria è durata poco meno di due ore davanti alla Corte d’assise di Cagliari (presidente Giovanni Massidda, a latere Stefania Selis) alla presenza dell’imputato e del suo avvocato difensore Marcello Caddori.

Dopo il pm hanno cominciato a parlare i legali di parte civile Bruno Pilia (ha chiesto il pagamento di 150mila euro, 50mila dei quali di provvisionale), Paolo Pilia e Marzia Graziano. L’imputato secondo le accuse si era appostato su un punto più elevato rispetto alla strada che conduceva all’ovile in località Santa Lucia tra Girasole e Villagrande Strisaili e aveva esploso alcune fucilate contro l’auto sulla quale si trovavano le vittime.

Longoni e Conigiu, feriti, erano scappati ma solo il secondo era riuscito a salvarsi e qualche mese fa, in Tribunale, ha indicato proprio Fois come responsabile. A svelare agli inquirenti il possibile movente (il furto del bestiame) era stato, pochi giorni prima dell’agguato, Alessio Mura, ex dipendente dell’agenzia funebre della sorella di Conigiu, a sua volta molto risentito nei confronti della donna (che l’aveva licenziato) e di Longoni, accusato di avergli rubato il lavoro. Motivo per cui era stato controllato (anche indagato per favoreggiamento), senza alcun risultato.

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