Omicidio di Marco Mameli, la madrina: «Vi supplichiamo, parlate»
La famiglia chiede giustizia: nessun iscritto nel registro degli indagati, diversi giovani ascoltati in casermaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Se avete visto, se sapete: vi imploriamo, parlate». L’appello di Serena Lai è un altro passo avanti per trovare il responsabile dell’omicidio di Marco Mameli, il ventiduenne di Ilbono ucciso con tre coltellate a Bari Sardo, durante la sfilata di Carnevale. Serena è la madrina del ragazzo e le sue parole si aggiungono a quel grido disperato di Simona Campus, la mamma di Marco.
La famiglia pretende giustizia per il giovane che non c’è più, strappato alla vita da una mano carica di ferocia. «A chi sa la verità, a chi era presente vi esortiamo col cuore pesante e colmo di dolore. Sappiamo che c’erano occhi che hanno visto, orecchie che hanno sentito, cuori che conoscono la verità. Vi supplichiamo: parlate», scrive Serena, padre di Tortolì e mamma (sorella maggiore di Simona Campus) di Ilbono.
Al momento, per i fatti sanguinosi del primo marzo sul registro degli indagati figura soltanto Giampaolo Migali. Il ventisettenne disoccupato di Girasole, assistito legalmente da Marcello Caddori, è sotto inchiesta (i fascicoli sono separati) per il ferimento di Andrea Contu (26), operaio di Ilbono.