«C'è una memoria da conservare, dove ricordare la storia di chi questo luogo lo ha vissuto e del territorio». Lo ha detto il vescovo Mons. Antonello Mura ieri mattina durante la conferenza stampa di presentazione dei lavori di restauro dell'ex Episcopio. Dalle rovine e dal degrado l'edificio rinasce e diventerà un centro culturale polivalente. I lavori procedono spediti. L'auspicio è inaugurarlo entro il 2024. In totale sono tre milioni le risorse per ridare vita a questo bene, uno dei più importanti della comunità. Quello che un tempo fu un palazzo nobiliare della famiglia Quiligi Puliga, poi destinato alla sede Diocesi d'Ogliastra vescovile. Non si hanno molte notizie certe e purtroppo neanche foto di allora.

I lavori di restauro nell'edificio costruito nel 700 che vanta un cubatura di 5000 metri quadri e un'area verde di 4500 sono iniziati nel 2019, grazie a un finanziamento di 1 milione 200mila euro del Ministero della Cultura, 900mila della Regione e il contributo della Diocesi di Lanusei di 150.000. A questi si aggiunge l'ultimo finanziamento di un milione di euro che permetterà di concludere i lavori.

I primi risultati del cantiere sono stati presentati ieri mattina all'Auditorium Fraternità. Ha aperto l'incontro il Vescovo di Nuoro e di Lanusei, Mons. Antonello Mura, seguito dalla Segretaria regionale del Ministero della Cultura Patricia Olivo.  A presentare gli interventi gli architetti del Segretariato regionale Patrizia Luciana Tomassetti (responsabile del procedimento) e Gianluca Zini (direttore dei lavori). Un cantiere complesso, come è stato spiegato dai relatori, dovuto al degrado del bene, a vari imprevisti tra cui la sospensione dei lavori per la pandemia. Che però ha riservato anche inedite sorprese e conferme sull’importanza del monumento per il suo territorio, anche grazie alla scoperta di un’antica cisterna ipogeica.

Come diventerà? Al piano terrà ospiterà uno spazio museale dedicato alla storia dell’edificio e del territorio, una sala conferenze e spazi funzionali per la gestione del centro e l’accoglienza. Il primo piano sarà interessato da un restauro conservativo per rendere visitabile l’antico appartamento del Vescovo Monsignor Virgilio e ammirare la cappella privata che conserva l’altare di fine ‘800. L’ultimo piano e l’altana saranno destinati a foresteria. L'edificio esterno ha riservato i più grandi imprevisti e le novità più interessanti. È stato scoperto un sistema interessante di approvvigionamento idrico: una cisterna ipogea di profondità di 11 metri alla quale confluivano le acque piovane di raccolta dalle coperture e le acque di falda e dove è presente un sistema di sollevamento meccanico ancora da indagare nel suo funzionamento.

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