Da Palermo a Tortolì, l'Albero di Falcone vive anche nel giardino della scuola primaria centrale di viale Monsignor Virgilio. Un simbolo della legalità e della lotta alle mafie ma anche un'azione concreta per la tutela dell'ambiente. L'istituto comprensivo I diretto da Santina Castrogiovanni è una delle scuole italiane che ha aderito al progetto nazionale Un albero per il futuro. Alcune gemme del famoso ficus che si trova in via Notarbartolo, davanti a quella che fu la casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, sono state messe a dimora in una cerimonia che ha visto la partecipazione dei piccoli studenti, dei loro genitori e docenti. C'erano anche l'assessora comunale alla pubblica istruzione Irene Murru, numerose autorità.

A consegnare le talee il raggruppamento carabinieri biodiversità di Palermo che hanno illustrato l'obiettivo del progetto: questi alberi contribuiranno a formare il “Grande bosco diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti gli studenti e che sarà visibile su una piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2.

Il progetto che ha portato all'adesione della scuola a questa iniziativa è stato portato avanti dalle docenti Daniela Deiana e Caterina Piu. Durante la mattinata i bambini hanno letto citazioni e poesie dedicate a Falcone e Borsellino. Altre talee verranno messe a dimora domani nel giardino della scuola secondaria.

«Questi alberi ricorderanno, ogni giorno a tutti noi e agli alunni della nostra Scuola, di oggi e di domani, che la legalità va piantata, curata e difesa» ha commentato la dirigente scolastica.

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