Turista muore a Cala Luna, la Croce Azzurra: «Pronti a intervenire ma ci hanno fermato, autorizzateci»
L’associazione di Cala Gonone: «Purtroppo l’elisoccorso è arrivato tardi, mancanza di mezzi inaccettabile»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Abbiamo i mezzi per intervenire, ma da anni aspettiamo il via libera da Areus. E siamo ancora in attesa. È una situazione inaccettabile». A parlare è Luigi Fancello, presidente della Croce Azzurra di Cala Gonone, dopo la tragedia di ieri a Cala Luna, dove un turista spagnolo di 51 anni è morto in spiaggia in seguito a un malore.
Secondo la ricostruzione dell’associazione, la centrale operativa li aveva allertati e i volontari si erano subito recati al porto per partire. Ma, una volta arrivati, hanno scoperto che il gommone della Capitaneria – unico mezzo disponibile – era già impegnato in un’altra operazione.
In quel momento in porto c’era un gommone a noleggio pronto ad accompagnarli. «Saremmo arrivati in meno di dieci minuti – racconta Fancello – ma dalla centrale è arrivato l’ordine di non partire perché il mezzo non era autorizzato». Sul posto è stato quindi inviato un elicottero, che però «purtroppo è arrivato troppo tardi». «È chiaro che con l’elicottero arrivano anche i medici – precisano dalla Croce Azzurra – ma noi avremmo potuto iniziare subito le manovre di base, guadagnando minuti preziosi».
Per la Croce Azzurra si tratta di «un episodio inaccettabile» ed è l’ennesima volta che si verifica. «Da oltre tre anni chiediamo ad Areus una convenzione per un mezzo di soccorso in mare, così da ridurre drasticamente i tempi di intervento e salvare vite. Ma la risposta è sempre stata: “non è di nostra competenza”, con continui rimpalli tra enti».
L’associazione dispone di un’idroambulanza attrezzata per il soccorso in spiaggia, operazione che la motovedetta della Capitaneria non può effettuare con facilità. «Eppure non possiamo usarla perché non ci è stata convenzionata – conclude Fancello –. Facciamo volontariato da anni per aiutare chi ha bisogno. Non poterlo fare quando ogni minuto conta è una sconfitta che non possiamo accettare. Chiediamo che le responsabilità vengano chiarite e che si ponga fine a questa assurda mancanza di mezzi».