Per la terza volta in tre settimane, dopo Ilbono e Loceri, l’Ogliastra scende in piazza per ricordare Marco Mameli, il ragazzo ucciso il primo marzo scorso a Bari Sardo.

Proprio qui, alle 19.30 di oggi, un corteo numeroso ha invaso le strade del centro abitato per chiedere giustizia per il ragazzo di 22 anni di Ilbono, il cui killer è ancora a piede libero.

A fare da cornice alla fiaccolata un silenzio assordante, in un clima di profonda commozione. Centinaia le persone che hanno voluto presenziare, fra cui diversi ragazzi iscritti alle associazioni sportive del territorio, componenti di associazioni ricreative e culturali e sindaci.

In testa al corteo un esercito di bambini con cartelli che invocano giustizia. Ad aprire la fiaccolata, organizzata da un comitato spontaneo del paese, il parroco di Bari Sardo, don Pietro Sabatini, che ha invitato al silenzio durante il corteo. «L’unica voce che si deve sentire è quella di chi ha visto qualcosa. Chi sa vada in Tribunale a dirlo, trovi il coraggio».

Prima del corteo, in piazza di Chiesa, un gruppo di bambine ha letto pensierini dedicati a Marco. Letture accompagnate da applausi scroscianti. Struggente il passaggio in via Santa Cecilia, nel punto in cui è stato accoltellato il ragazzo. Qui è stato realizzato un murale raffigurante un cavallo (la passione di Marco sin da quando era piccolo) e un paio di scarponi. La fiaccolata si è conclusa con la proiezione di immagini di Marco sulla parete della chiesa dedicata a Nostra Signora di Monserrato.

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