Quasi vent'anni fa il padre uccise la madre a Nuoro.

Vanessa Mele ha lottato per far modificare le leggi in materia di successione ereditaria e per cambiare il suo cognome: non ha più quello del padre assassino, bensì quello della madre ammazzata.

La sua battaglia nei gironi scorsi è culminata con l'approvazione unanime alla Camera dei deputati di una legge a tutela delle vittime collaterali del femminicidio.

In un'intervista su L'Unione Sarda di domani la ragazza, oggi venticinquenne, parla delle difficoltà dei bambini che restano orfani due volte, dell'omertà che circonda troppe situazioni di violenza e del ruolo della scuola nell'educazione alla parità e al rispetto reciproco.
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