Partiti da Cala Gonone verso Cala Luna, hanno sbagliato sentiero.

Ritrovata la strada maestra e raggiunta la meta, hanno perso il barcone che avrebbe dovuto riportarli indietro.

Una coppia di turisti belgi non ha avuto alternative.

Ha dovuto dormire all'addiaccio, in un grottone della celebre spiaggia, col solo conforto di un fuocherello acceso con strumenti di fortuna.

IL RACCONTO - Al loro rientro in hotel, l'indomani alle 13, Denis Creve e la moglie Sonia Adeline, rispettivamente 60 e 58 anni, hanno deciso di consegnare un esposto ai carabinieri di Orosei.

Prima avevano raccontato tutto a Renata Spanu, proprietaria dell'albergo che li ospitava. Sostengono di aver chiesto che il comandante della motonave ("appena partita") tornasse al pontile per permettere loro di imbarcarsi e dicono che i gestori del ristorante di Cala Luna avrebbero offerto loro soltanto un accendino per dar fuoco a poche sterpaglie e riscaldarsi durante la notte.

L'albergatrice ha pubblicato un post su Facebook definendo "una notte da incubo" quella trascorsa tra venerdì e sabato dai villeggianti stranieri.

L'ARMATORE - Gli amministratori del Consorzio trasporti marittimi di Cala Gonone e i responsabili della società che gestisce il ristorante Su Neulagi però raccontano un'altra storia.

"I nostri clienti - sostiene Luciano Fancello, maggior azionista della società di navigazione - sono arrivati al pontile di Cala Luna alle 18, ma sapevano che la nostra imbarcazione sarebbe partita alle 17.30. L'orario era scritto sui biglietti che peraltro noi abbiamo rimborsato. Quanto al resto, da loro non abbiamo ricevuto alcuna richiesta d'aiuto. Avremmo potuto farli rientrare più tardi, su un nostro gommone, come abbiamo fatto più volte assistendo altri turisti".

I RISTORATORI - Anche i ristoratori di Cala Luna negano di aver trascurato la coppia.

"Alcune volte - dice Mauro Secci - abbiamo accompagnato a destinazione, col nostro gommone, persone in difficoltà. In altre circostanze abbiamo chiesto l'intervento del soccorso alpino. Ma i due signori belgi non ci hanno chiesto questo. Volevano soltanto sapere dove potevano dormire. Noi non abbiamo stanze, abbiamo solo il servizio ristorante, possiamo offrire un pasto caldo. Gli abbiamo suggerito di andare a dormire nel grottone oppure al riparo sotto la tettoia del ristorante".

Denis e Sonia Adeline Creve sono rimasti all'addiaccio. Per riscaldarsi un fuocherello e un telo da mare. E per loro fortuna l'hanno potuto raccontare.

Tonio Pillonca

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