Treni soppressi, nel Marghine scoppia la protesta: un comitato chiede più corse
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Treni soppressi, nel Marghine scoppia la protesta.
È stato costituito un comitato, che si oppone ai tagli effettuati da Trenitalia, in particolare per i pendolari che viaggiano quotidianamente per Oristano e Ghilarza.
Proprio la soppressione di un treno per Oristano, sta creando disagi ai lavoratori e gli studenti.
Sono state raccolte più di cento firme, con una petizione che è stata inviata all'assessore regionale ai trasporti Massimo Deiana e al responsabile della direzione regionale di Trenitalia Amelia Italiano.
Gli orari attuali dei treni e dei bus non corrispondono infatti alle esigenze di chi viaggia per motivi di lavoro e di studio.
“L’attuale programmazione dei treni non ci consente di usufruire nella sua completezza del servizio offerto da Trenitalia- è scritto nella lettera inviata all'assessore- Macomer e Borore attualmente sono centri serviti da due bus di Trenitalia, in partenza da Macomer alle 5.10 e alle 6.5 con l'arrivo a destinazione eccessivamente in anticipo rispetto all’orario di ingresso sia a scuola che al lavoro.
Il treno, che parte da Macomer alle 7.53, invece, arriva in ritardo rispetto all'orario di entrata al lavoro e a scuola”.Una situazione che costringe tante famiglie ad un ulteriore sacrificio. “Oltre alle spese della benzina- è scritto nella lettera- si spende anche per l’abbonamento mensile in treno, che viene però utilizzato parzialmente per il solo rientro”. I pendolari chiedono il ripristino il treno che partiva alle 7 del mattino da Macomer.