Quello che doveva essere un appuntamento con i giornalisti si è trasformato in un acceso confronto.

Ieri mattina il sindaco di Torpè, Martino Sanna, ha convocato una conferenza stampa per spiegare la posizione dell’amministrazione comunale in merito agli sviluppi della vertenza sul contestatissimo impianto di stoccaggio del gas di Istrumpadoglios.

All’incontro si sono presentati una ventina di componenti del comitato spontaneo di cittadini, sorto proprio per protestare contro la scelta del sito da parte di Medea-Italgas per la realizzazione della struttura di approvvigionamento energetico per la rete del gas del paese, trasformando l’evento in un’accesa discussione, con un botta e risposta del sindaco e cittadini che lo accusano di non aver fatto nulla per bloccare l’opera che è ormai in fase di costruzione.

Martino Sanna difendendo il proprio operato ha dichiarato tra le altre cose che “il direttore del cantiere di Istrumpadoglios ha vietato ad un funzionario del nostro ufficio tecnico, accompagnato dai vigili urbani, di entrare nel cantiere per effettuare un controllo”. 

“Come amministrazione comunale non abbiamo mai indicato a Medea l’area di Istrumpadoglios per la realizzazione dell’infrastruttura di stoccaggio – ha specificato il sindaco – così come amministrazione comunale non abbiamo mai dato il via libera e il nostro assenso per la realizzazione dell’opera in tale sito. Al contrario abbiamo proposto altre aree e siamo disposti ancora a trovarne di nuove qualora Medea fosse interessata a venire incontro alle esigenze dei residenti di Istrumpadoglios, spostando il deposito in una nuova zona”.

“Una cosa sono le scelte politiche di un’amministrazione comunale o di una sua maggioranza – ha aggiunto – altra sono gli atti dovuti a cui non possono sottrarsi gli uffici amministrativi quando vengono presentati dei progetti che godono di tutte le autorizzazioni extra comunali e che soddisfano le richieste previste dalla normativa vigente. Sbaglia chi confonde le due cose perché si tratta di ruoli diversi che vanno sempre tenuti ben distinti. Ecco perché ribadisco che, come amministrazione comunale, non abbiamo mai concordato sul processo autorizzativo per la realizzazione del deposito di Istrumpadoglios”.

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