Siniscola, in centinaia davanti alla scuola superiore contro l’assalto eolico: salta l’incontro con la Nadara Spa
Studenti e amministratori fermano il blitz tra gli studenti: «Basta soprusi sulla nostra terra»L’ingresso dell’istituto di istruzione superiore M. Pira di Siniscola, si è rivelato fin troppo piccolo per contenere la fiumana giunta da tutta l’Isola, al sit-in contro il blitz a scuola della Nadara Spa, impegnata nella realizzazione di impianti eolici off-shore nell’isola.
In centinaia hanno risposto all’appello lanciato dal sindaco Gianluigi Farris e dai Comitati baroniesi, con gli studenti usciti in massa dalle lezioni intorno alle 11, facendo saltare l’incontro in aula magna, dove i responsabili della società, avrebbero trovato centinaia di sedie vuote.
All’esterno, fra striscioni che inneggiano alla difesa dell’ambiente e balli sardi, un fronte quadrato che unisce intere generazioni. In prima fila anche gli studenti del liceo scientifico Pira, dell’agrario IPSASR e dell’Itcg Oggiano che, insieme ad amministratori locali, genitori e comitati, stanno attendendo l’uscita dei rappresentanti della Nadara, ancora barricati in struttura.
«Siamo soddisfatti di quest’importante manifestazione contro ogni sopruso sulla nostra costa», commenta il sindaco Gianluigi Farris. «Dai nostri giovani, passando per comitati e popolazione intera con tanti giunti da tutta la Sardegna, abbiamo dato una grande prova di democrazia dicendo che il nostro territorio non è in svendita e che la scuola non è un luogo di indottrinamento, ma di cultura».
Aggiunge Farris: «Non ci fermeremo finché la battaglia della Pratobello, che ha visto ben 3.500 firme siniscolesi, fermerà la devastazione del nostro paesaggio, e la minaccia di pale eoliche dinanzi alla nostra costa su cui stiamo lavorando a piani di sviluppo turistico. Questo è solamente l’inizio dell’avviso di sfratto alla Nadara Spa e a tutti coloro che sono convinti di fare razzia in casa nostra».
A fargli eco i rappresentati degli studenti Davide Nieddu, Andrea Bulloni e Gabriele Dessì: “La nostra è una manifestazione pacifica per dire che non solo non condividiamo questi confronti calati dall’alto, ma che la tutela del nostro paesaggio viene prima di tutto. Come giovani non ci fermeremo e andremo avanti per difendere Siniscola e la sua Costa dal pericolo eolico in mare».