Il gruppo consiliare Macomer 2030 lancia l'allarme sulla grave situazione di crisi esistente a Macomer. In evidenza i dati legati alla povertà e alla disoccupazione.

I numeri sono preoccupanti: ben 2.050 persone adulte sono disoccupate, in cassa integrazione, Naspi o reddito di cittadinanza. Nella maggior parte dei casi provvede la Caritas, distribuendo, settimanalmente, generi di prima necessità alle tante famiglie, in particolare dove ci sono bambini. Una situazione drammatica, che tende a peggiorare e comunque rispecchia la crisi che ormai da qualche anno attanaglia il capoluogo del Marghine, colpendo tutti i settori, ma in particolare il commercio, che è stato sin dal dopoguerra fino all'inizio del nuovo millennio il traino dell'economia, mettendo Macomer al centro dell'Isola e non solo dal punto di vista geografico.

Ad aggravare il desolante quadro è anche la crisi demografica, tra spopolamento e invecchiamento. Dagli anni Novanta del secolo scorso fino ai giorni nostri, Macomer ha il 18 per cento degli abitanti in meno. La situazione tende a peggiorare giorno dopo giorno. Dagli 11.404 abitanti del 1991 si è passati a 9.334 abitanti attuali (aggiornamento al mese di settembre scorso). Un calo demografico continuo, che non si ferma di fronte alla mancanza di prospettive.

"Strategie di rilancio di Macomer e del centro ovest della Sardegna" è il tema che ha animato il dibattito pubblico promosso dal gruppo consiliare Macomer 2030, con Luca Pirisi e Luciana Uda, entrambi consiglieri comunali di minoranza. «Il ritorno al dibattito pubblico, dopo 5 mesi dalle elezioni comunali - dice Luca Pirisi - è stato per il nostro gruppo un vero successo. Non solo per la buona partecipazione in presenza e online, ma soprattutto per la qualità degli interventi, grazie ai quali è stato possibile intrecciare le linee strategiche regionali con le priorità territoriali di Macomer e del Marghine, ma anche da altre zone dell'Isola». Nell'incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti di partiti e movimenti politici regionali, c'erano anche le rappresentanze di imprese e associazioni. «L'incontro - dice ancora Pirisi - ha rappresentato la prima tappa di un nuovo percorso partecipativo tramite il gruppo Macomer 2030, che vuole avvicinare la gente all'amministrazione locale e favorire la definizione di nuovi piani di sviluppo di tutto il territorio».  

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