Due anni fa, era il 28 luglio del 2021, mentre era in servizio, si fermò tra Posada e Torpè, per soccorrere un automobilista in difficoltà sulla strada statale 131 dcn. Un gesto normale per l'assistente capo della polizia di Stato Marino Terrezza, che venne travolto da un'auto e ucciso.

Venerdì, a due anni esatti da quella tragedia che ha commosso tutti i colleghi, alla presenza del capo della polizia, Vittorio Pisani e delle massime autorità civili, militari, politiche e religiose, ci sarà la cerimonia di intitolazione del distaccamento della polizia Stradale di Siniscola alla memoria dell’assistente capo, già insignito della medaglia d'oro al valor civile consegnata alla moglie e al figlio lo scorso aprile dal Primo ministro Giorgia Meloni.

La decisione di intitolare alla sua memoria un ufficio di Polizia è un segno tangibile di riconoscenza della polizia di Stato nei confronti di un suo agente, vittima del dovere, che ha pagato con la vita l’essere intervenuto per soccorrere e garantire l’incolumità di un cittadino in difficoltà. Terrezza aveva 36 anni ed era originario di San Giorgio a Liri, in provincia di Frosinone, ma residente da anni a Orosei, dove aveva costruito una famiglia.

Fabio Ledda

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