Un po' di Sardegna anche sul palco di Sanremo Giovani.

Al Teatro Ariston ha debuttato ieri sera Alessandro Mahmood, meglio noto solo come Mahmood.

Classe 1992, padre egiziano e madre nuorese (di Orosei), è cresciuto a Milano, dividendosi tra studio, lavoro e la sua passione: la musica.

E ieri sera al Festival ha presentato la sua ultima fatica, intitolata "Dimentica", passando alle finali.

L'Unione Sarda lo ha raggiunto al telefono, a poche ore dal debutto, per sapere come stava vivendo la Grande Attesa.

"Cerco di restare concentrato e di parlare poco, per conservare al meglio la voce e per non far salire ansia e paranoia", confida. "Poi butterò tutto alle spalle e via...".

La tua canzone si intitola "Dimentica". Cosa racconti attraverso questo brano?

"È un pezzo autobiografico, che ho scritto a Milano, durante un viaggio in metropolitana. Parla della mia passione per il canto, ma, soprattutto, è un modo per gridare a tutti quello in cui credo fermamente. Ovvero, che devi sempre credere nei tuoi desideri e inseguire le tue passioni. Devi sempre coltivarle, senza mai cedere ai condizionamenti esterni. Quello che ho sempre fatto io con la musica".

Che rapporto hai con la Sardegna?

"Ce l'ho nel cuore. Mia madre Anna è di Orosei, dove torno ogni estate. Ma anche in casa a Milano si parla sardo".

Quali sono i luoghi dell'Isola a cui sei più affezionato?

"Orosei, ovviamente. E poi la Costa Paradiso, dove il mare è meraviglioso, e anche Cagliari, dove ho molti amici".

Nella tua vita, non solo musica. Ma anche studio e lavoro...

"Sì. A Milano ho sempre lavorato al bar di famiglia. Passavo le mattine a fare cappuccini, poi via, a cantare e suonare fino a sera. In mezzo, tanto studio: canto lirico, jazz, chitarra, pianoforte...".

Poi, a 19 anni, sei approdato a X Factor. Cosa ricordi di quell'esperienza?

"È stata importante e, soprattutto, utile. Mi ha fortificato come artista".

Madre sarda e padre egiziano. Che rapporto hai con le tue origini paterne?

"Sono stato in Egitto due volte, quando ero piccolo. E ricordo ancora quando in macchina ascoltavamo musica tradizionale e io che canticchiavo le inconfondibili scale arabe...".

A chi ti ispiri? Quali sono i tuoi idoli musicali?

"I miei generi sono r'n'b ed elettronica. Dunque i miei punti di riferimento non possono che essere artisti come i Fugees, James Blake e Amy Winehouse".

Tra i big di Sanremo chi ti piace? Ci fai un pronostico sul vincitore?

"Non mi sbilancio, anche perché non ho avuto modo di ascoltare tutte le canzoni".
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