Ottana, senza stipendio da due mesi: la protesta dei lavoratori del Consorzio Industriale
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I lavoratori del Consorzio Industriale Provinciale, che operano nel depuratore consortile, non hanno ricevuto lo stipendio di giugno e la quattordicesima mensilità.
Una situazione gravissima, legata alla drammatica vertenza, con due stabilimenti fermi ormai da tempo e con circa 250 operai in cassa integrazione. Dopo la denuncia di Confindustria e della Cisl, ora interviene anche la Cgil, con Salvatore Pinna e Nevina Mereu.
"Riteniamo urgente un confronto con la proprietà dei maggiori siti - scrivono i due sindacalisti in un documento - per avere certezze sulla volontà di proseguire e consolidare l'attività ad Ottana".
La Cgil chiede alla Regione un incontro per verificare le condizioni per il rilancio industriale nell'area di Ottana, coinvolgendo anche il Governo nazionale. "Non possono essere vanificate le dure lotte e i sacrifici dei lavoratori per la salvezza del sito".
La Cgil per questo auspica il massimo impegno delle istituzioni regionali e nazionali.
I lavoratori del Consorzio Industriale scrivono: "È urgentissimo che le parti sociali, Comuni, Provincia e Regione riprendano un confronto sui temi dello sviluppo e del rilancio delle attività produttive nella Sardegna centrale. Gli enti che fanno parte del Consorzio - scrivono i lavoratori - devono prodigarsi per sollecitare la Regione a riprendere ad occuparsi delle sorti occupazionali del nostro territorio. Ci rammarica il silenzio degli Assessorati regionali all'Industria, all'Ambiente e Lavori pubblici, che hanno ignorato la richiesta di incontro inviata dalle organizzazioni Sindacali. È urgentissimo che si riprenda il confronto sui temi dello sviluppo e del rilancio delle attività produttive nella Sardegna centrale"-
Dalla Regione non arriva però nessuna risposta rassicurante, mentre Ottana Polimeri è ferma da oltre due anni e la centrale elettrica dal primo gennaio scorso. Nonostante Terna abbia concesso l'essenzialità nel sistema elettrico regionale alla piccola centrale Biopower, ignorando invece la centrale di Ottana Energia.