Orune, allevatore ucciso con diverse coltellate. “Probabile delitto d’impeto”, è caccia all’uomo
Il figlio ha trovato il corpo poco dopo la mezzanotte, Carai ha cercato di raggiungere la Statale per chiedere aiuto
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
E’ caccia all’uomo a Orune, dove un allevatore di 74 anni, Mauro Antonio Carai, è stato ucciso vicino al suo ovile lungo la Statale 389 con diverse coltellate.
Il cadavere è stato trovato su una strada sterrata dopo la mezzanotte da uno dei figli, preoccupato perché il papà non rientrava a casa.
Con il passare delle ore, le indagini dei carabinieri sembrano escludere un delitto maturato per vendetta: nessun agguato dietro a muretti a secco nè impiego di armi da fuoco. E non ci sarebbero nemmeno collegamenti con la faida che da 50 anni a questa parte ha tenuto in scacco il paese.
L'ipotesi più accredita è quella di un delitto d'impeto: una violenta discussione degenerata e finita nel sangue.
La salma della vittima è stata trasferita all'ospedale San Francesco di Nuoro dove, su disposizione del pm che coordina l'inchiesta, Riccardo Belfiori, verrà eseguita l'autopsia, che accerterà con precisione l'ora del decesso e la causa esatta della morte.
Gli investigatori dell'Arma stanno cercando di capire se l'anziano allevatore sia stato accoltellato nel punto in cui è stato ritrovato il corpo o all'interno del suo ovile, che dista poco lontano.
Quel che è certo è che Carai ha cercato di raggiungere la statale per chiedere aiuto.
Sposato, padre di sette figli e nonno di diversi nipoti, Mauro Antonio Carai viene descritto a Orune come un uomo riservato, a suo carico non risultano pendenze giudiziarie. Avrebbe avuto piccoli screzi con altri compaesani negli anni '80, ma non degni di nota negli archivi delle forze dell'ordine.
"Per il paese è stato un fulmine a ciel sereno - dice il sindaco Pietro Deiana -. Mauro Antonio Carai era un uomo tranquillo, non si vedeva mai in giro, tutto casa e lavoro, io stesso da tanto tempo non lo vedevo. La notizia stamattina ci ha lasciati sgomenti, erano anni che a Orune non vedevamo un omicidio".
L'ultimo fatto di sangue risale a sei anni fa, quando in una mattina di maggio venne ucciso a fucilate lo studente 19enne Gianluca Monni mentre aspettava il pullman per andare a scuola. Un delitto collegato alla scomparsa di Stefano Masala, 28 anni di Nule (Sassari), il cui corpo non è mai stato ritrovato.
Per questo duplice omicidio sono già state emesse sentenze di condanna passate in giudicato.
(Unioneonline/L)