Omicidio di Bitti, il killer ha confessato al sindaco: «L’ho incontrato in paese, era scosso»
È stato lo stesso Giuseppe Ciccolini a condurre l’uomo in casermaÈ stato il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini a raccogliere la confessione di Giuseppe Pittalis, l’allevatore di 55 anni che stamani all’alba ha ucciso a martellate il fratello Giorgio al culmine di una lite nelle campagne del paese.
Il primo cittadino ha incontrato Pittalis in paese, ha raccontato: «L’ho visto molto scosso e gli ho chiesto cosa avesse. A quel punto mi ha confessato che aveva appena ucciso il fratello».
Lo stesso sindaco ha accompagnato l’uomo in caserma: «Era già intenzionato a costituirsi – ha precisato Ciccolini -. Gli ho chiesto se avesse bisogno di qualcuno che lo accompagnasse, mi ha detto di sì e così l’ho portato in caserma».
Pittalis nel tardo pomeriggio è ancora davanti ai militari per rispondere alle domande del capitano Fabrizio Ricciardi, al fine di ricostruire il movente. In serata verrà trasferito al carcere nuorese di Badu ‘e Carros.
A Bitti si racconta che i due fratelli erano sempre insieme sia in campagna, dove gestivano un gregge di centinaia di pecore, sia in paese, dove vivevano soli in casa dopo la morte della mamma, qualche anno fa.
Un altro fratello vive invece con il resto della famiglia a Onanì.
Giuseppe viene descritto come il più socievole e ironico dei due, Giorgio invece era un po' più riservato, ma entrambi sempre gentili con tutti. Per questo la tragedia sembra inspiegabile ai compaesani, se non tirando in male, come possibile motivazione, un raptus improvviso.
L'inchiesta è coordinata dai pm di Nuoro Giorgio Bocciarelli e Riccardo Belfiori. Scontata l'autopsia sul corpo della vittima, che verrà effettuata dal medico legale all'ospedale San Francesco del capoluogo barbaricino.