Un solo colpo di fucile. Preciso, spietato, sparato per uccidere. Luca Carboni, 46 anni, di Orani, operaio forestale conosciuto con il soprannome di Gadone, è crollato di schiena sull'asfalto ed è morto in pochi secondi davanti alla pizzeria in cui stava cenando ieri sera in via Delitala, nel tratto alto della circonvallazione del paese.

Il killer ha fatto in tempo ad allontanarsi prima ancora che qualcuno potesse notarlo: questo, almeno, hanno detto tutti i clienti e il personale della pizzeria agli investigatori della Questura di Nuoro.

L'AGGUATO - Si è consumato in pochissimi secondi, ieri verso le 21, l'omicidio dell'operaio forestale separato, padre di due figli, che in passato era stato coinvolto in indagini per spaccio di droga e usura, oltre che nell'inchiesta su armi ed esplosivi che nel 2010 aveva portato in carcere l'allora sindaco di Buddusò, Giovanni Satta.

Gli agenti della Squadra mobile di Nuoro, coordinati dal dirigente Paolo Guiso, hanno interrogato tutte le persone presenti nella zona della scena del crimine, ma secondo le prime indiscrezioni nessun testimone avrebbe dichiarato di aver assistito al delitto. Anche per questo motivo, a tarda notte, la ricostruzione del delitto di Orani mancava di diverse certezze.

LE IPOTESI - Pare sicuro che, alla pizzeria "Mordi e fuggi" lungo la circonvallazione del paese, Carboni stesse festeggiando una sua amica che di recente ha conquistato l'abilitazione alla professione di avvocato.

Non è invece chiaro quante persone fossero al tavolo di "Gadone": solo la sua amica o anche altri commensali. Proprio durante la cena, poco dopo le 21, la vittima sarebbe uscita dalla pizzeria, forse per parlare con alcune persone o per una telefonata: su questo punto, la ricostruzione a tarda ora era ancora incompleta.

DUE VERSIONI - Secondo i primi accertamenti, il killer era appostato, protetto dal buio, sul lato opposto della circonvallazione. Pare che proprio da lì, almeno stando alla prima versione dei fatti, sia stata esplosa l'unica fucilata che ha fulminato all'istante Luca Carboni.

A tarda notte, però, girava una seconda ricostruzione, per la quale non sarebbe escluso che il colpo di fucile sia stato sparato da distanza ravvicinata. La fucilata sarebbe stata una sola, secondo il medico legale Vindice Mingioni, che ha eseguito l'ispezione cadaverica e che nei prossimi giorni si occuperà della perizia necroscopica.

Davanti alla pizzeria, la polizia Scientifica non ha trovato alcun bossolo: per questo, non ci sono certezze nemmeno sul numero di colpi esplosi dal fucile.

ACCERTAMENTI - Nel totale deserto di testimonianze dirette, si attende che la Squadra mobile della Questura nuorese metta insieme maggiori elementi anche per dare una direzione alle indagini, che fin da ieri sera si sono dimostrate difficili soprattutto per la mancanza di racconti dettagliati.

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