"Ammazza! La posso tenere?". Sono le prime parole che Giulio, quattro anni da compiere, pronuncia qualche settimana fa appena vede che la sua nuova manina si apre e si chiude come se le appartenesse da sempre. E invece è un piccolo miracolo perché quella protesi a impulsi elettrici gli fa compiere movimenti prima a lui proibiti. Il suo stupore è forte, come la gioia della mamma nuorese che gira un video diventato virale sui social.

IL PROBLEMA - "Mio figlio è nato con una disabilità grave alla mano destra. È stato un grosso trauma perché nessuna ecografia l'aveva evidenziato. Di fronte a una cosa molto bella come la maternità ho provato un grande dolore da cui io e il mio compagno ci siamo ripresi", spiega lei che vive a Pomezia, ha un centro estetico a Roma e ha colto questa esperienza per sostenere altre famiglie alle prese con problemi simili. Promuove un gruppo Facebook e in prospettiva anche un'associazione con un solo scopo: "Dare forza e aiuto a genitori che erano al buio come ci siamo trovati io e il mio compagno quando è nato Giulio. Molti bambini con problemi simili vengono abbandonati dai genitori".

LA STORIA - Per colpa di una agenesia del braccio la vita del piccolo è in salita, anche quella dei genitori. Giulio non ha la mano e parte dell'avambraccio. "Dopo il parto ho lasciato l'ospedale San Camillo con un biglietto dove c'era scritto: Budrio". Il centro protesi di eccellenza, vicino a Bologna, è stata la loro prima tappa. "Lì ho trovato supporto, ma erano passati dei mesi. Non mi sono mai arresa anche grazie al sostegno del mio compagno che diceva: io vedo Giulio come tutti gli altri bambini e anche tu. Giulio è pieno di vita, sorride sempre, è un bambino aperto". A 13 mesi inizia a familiarizzare con la prima protesi: se la ritrova tra i giocattoli. Poi inizia a vederla come se fosse una scarpina da indossare o gli occhiali da infilare.

Il bimbo con la protesi
Il bimbo con la protesi
Il bimbo con la protesi

LA MANO BIONICA - A 18 mesi l'approdo nel centro ortopedico di Palestrina, alle porte di Roma, che realizza Energy, la mano bionica che gli viene impiantata il 22 febbraio scorso. "Prima aveva una protesi estetica, ora ne ha una funzionale con tre dita che si incontrano, facendo il movimento di una pinza", spiega la mamma. La prima prova a marzo. Giulio è il primo a sorprendersi. "Per molti può essere un movimento meccanico, ma per chi non ha la mano è un miracolo", commenta la mamma dopo aver ripreso i momenti clou del bimbo che per la prima volta apre e chiude la manina.

Il percorso di Giulio, naturalmente, non si ferma con Energy. Ora dovrà imparare a fare altri movimenti, a vincere altre sfide, anche legate ai successi della tecnologia. "Giulio - dice la mamma con un messaggio per tutti - può fare le cose come gli altri bambini e se le fa Giulio vuole dire che le possono fare anche altri bambini".

GIULIO SCOPRE LA PROTESI, IL VIDEO VIRALE

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