Settant'anni di storia rischiano di precipitare verso il capolinea. E' la parabola della sede della Motorizzazione civile di Prato Sardo, a Nuoro, che tutti - almeno a parole - vorrebbero salvare perché punto di riferimento fondamentale per automobilisti e autoscuole del Nuorese e dell'Ogliastra. Ma si ritrova a corto di personale al punto che ora, almeno fino al 16 marzo, resta operativo un solo sportello. Troppo poco nonostante la buona volontà degli impiegati superstiti, una manciata perché degli otto rimasti tre sono in malattia mentre altrettanti operatori, in comando dalla Provincia di Nuoro, hanno l'incarico in scadenza ad aprile. In vista, oltretutto, ci sono altri pensionamenti e si aggiungono a quelli degli ultimi tempi che hanno falcidiato il personale. Il direttore manca da anni: per reggere la sede viene una volta la settimana Davide Arru, direttore a Oristano. ammette sconsolato. In questo contesto, per fare un esempio, una revisione richiede un anno di attesa.

Motorizzazione civile (Orunesu)
Motorizzazione civile (Orunesu)
Motorizzazione civile (Orunesu)

L'emergenza va avanti da tempo ed è esplosa in modo clamoroso già la scorsa estate quando gli uffici sono rimasti chiusi nei mesi di luglio e agosto. Una iattura per gli imprenditori del settore, in prima linea nella battaglia per salvare la storica Motorizzazione di Prato Sardo, simbolo di una città cresciuta grazie al terziario e ora provata da mille tagli. L'eco delle proteste è rimbalzato fino al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti da dove è giunto il sottosegretario Roberto Traversi, sbarcato in Barbagia qualche giorno fa per vedere con i suoi occhi il caso Nuoro. Al capezzale della Motorizzazione non ha portato certezze, ma la rassicurazione che la sede non verrà smantellata. , ha detto. Troppo poco per operatori e sindacalisti che, nel nome dell'emergenza, chiedono interventi immediati. Emiliano Fenu, senatore nuorese di M5S, che ha accompagnato il sottosegretario nella tappa di Prato Sardo assieme ai deputati Alberto Manca e Paola Deiana, ha ancorato le residue speranze ai concorsi nazionali. . Non è chiaro, però, quanti di questi impiegati arriveranno a Nuoro anche perché pare che il capoluogo della Barbagia non abbia alcun appeal e finisca sempre in fondo al gradimento dei neo assunti. , ha sottolineato non a caso Monica Piroddi, coordinatrice regionale di Confarca.

L'unica soluzione da adottare in tempi immediati - secondo sindacalisti e operatori del settore - sarebbe quella di attingere dalle graduatorie già esistenti in altre amministrazioni e tramite una convenzione inserire subito gli impiegati - non meno di sei - negli sportelli di Prato Sardo per scongiurare il peggio anche perché la mole di lavoro abbonda. Il modello ha già avuto successo a Sassari, come ha ricordato Valentina Codonesu, responsabile regionale Cna Fita Sardegna. Soluzione promossa anche da Pietro Mazzette di Confartigianato. Per tutti la più concreta. La fretta di intervenire è condivisa anche da titolari di autoscuole e cittadini. Tra mille difficoltà la Motorizzazione di Prato Sardo tra il 2018 e i primi dieci mesi del 2019 ha gestito 180 carte di circolazione e rilasciato 1850 patenti. A confronto, Oristano premiata da nuovi arrivi ha fatto altri numeri: 132 carte di circolazione e 1581 patenti. Nonostante il lavoro non manchi, Nuoro resta sguarnita di personale: la Motorizzazione di Cagliari conta 31 unità, quella di Sassari 17, la sede di Oristano 15. Nuoro ne ha ufficialmente otto più i tre in prestito dalla Provincia ma quando più d'uno s'ammala, come è successo, la buona volontà si arrende all'emergenza.
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