Missione in condizioni estreme nell'Antartico: "Onorato di rappresentare la Sardegna"
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Un anno in uno dei posti considerato il più isolato del pianeta, la Concordia Station, nel deserto di ghiaccio dell'Antartico: è l'avventura che tra poco inizierà per il sardo Marco Buttu.
Originario di Gavoi, Buttu lavora all'Istituto Nazionale di Astrofisica e, come ha spiegato in un post su Facebook, è stato selezionato per l'esperimento che durerà un anno.
Sull'altopiano antartico "non vi è alcuna forma di vita - scrive - viste le condizioni estreme: temperature che raggiungono i -80 gradi, buio assoluto per diversi mesi, altissima quota (4000 m equivalenti), carenza di ossigeno, aria secchissima. Per tutto l'inverno antartico starò assieme ad altre 12 persone, irraggiungibili per 9 mesi, totalmente isolati dal resto del mondo e senza possibilità di essere soccorsi".
L'obiettivo è quello di simulare una missione su un altro pianeta: l'Esa, l'Agenzia spaziale europea, monitorerà il gruppo al fine di comprendere come l'essere umano possa adattarsi a un ambiente in condizioni estreme.
"Sono ovviamente onorato di rappresentare l'Europa e l'Italia in questa spedizione, ma ancor più la Sardegna, la Barbagia e Gavoi", ha spiegato Buttu, che dovrebbe partire tra circa un mese.
(Redazione Online/s.s.)