Graziano Mesina l’8 febbraio prossimo comparirà davanti al gip di Oristano, Serena Corrias, in occasione della prima udienza relativa all’istanza di dissequestro dei beni bloccati il 18 dicembre scorso, giorni in cui l’ex latitante oggi 79enne è stato arrestato a Desulo.

I suoi avvocati, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, chiedono che all’ex primula rossa del banditismo sardo vengano restituiti gli effetti personali e 6mila euro in contanti che aveva nel portafoglio quando è stato catturato.

Il sequestro dei beni si inserisce nel procedimento per favoreggiamento che aveva portato all'arresto di Antioco Gioi, allevatore di 56 anni, e di sua moglie Basilia Puddu, 46, proprietari della casa in via Nuoro in cui Mesina stava trascorrendo la latitanza. La coppia ha poi patteggiato nel processo per direttissima: Gioi è stato condannato a 3 anni di reclusione, la moglie a 1 anno e 8 mesi, ma con pena sospesa.

(Unioneonline/s.s.)

 

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