La decisione dell’Inps: Graziano Mesina riavrà la pensione
Restituito su richiesta degli avvocati l’assegno che era stato revocato durante la latitanza
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Graziano Mesina riavrà la sua pensione sospesa dal luglio del 2020, dopo che si era dato alla fuga sottraendosi all’esecuzione delle condanna a 30 anni pronunciata dalla Cassazione. Dal primo febbraio, l’ex latitante di Orgosolo oggi detenuto in una cella singola nel braccio di alta sicurezza del carcere di Badu e Carros, potrà nuovamente ritirare la pensione. A deciderlo l’Inps di Nuoro, che in via cautelativa ha accolto la richiesta presentata subito dopo l’arresto dalle legali dell’orgolese, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier.
Battaglia legale
In un primo momento l’istanza all’Inps per il reintegro della pensione di vecchiaia sospesa, comprese le mensilità arretrate e non versate, presentata dalle avvocatesse dell’ex Primula Rossa, era stata respinta. L’istituto di previdenza chiedeva per l’ammissione della domanda di reintegro un parere anche della Procura di Cagliari, che aveva emesso il decreto di revoca. Solo con una seconda istanza è arrivata la riammissione dell’assegno sociale da parte dell’Inps, ma in via cautelativa. L’istituto però, ha rigettato la richiesta degli arretrati: le 17 mensilità - da luglio 2020 al dicembre 2021 - durante i mesi della sua latitanza, non sono dovuti.
L'assegno minimo
Mesina, oggi 79 enne, aveva chiesto e ottenuto, tramite la Cgil, nel lontano 2007, quando era tornato un uomo libero dopo la grazia concessagli dal presidente della Repubblica Ciampi, la pensione sociale e non quella di anzianità. Per ottenere quest’ultima aveva fatto causa anche al ministero di Grazia e giustizia chiedendo che gli riconoscesse e versasse tutti i contributi di quando, durante gli anni passati in carcere, aveva lavorato come sarto. Ma la pensione che invece era stata ottenuta da Grazianeddu era quella sociale. L’assegno minimo, concessogli perché non aveva beni intestati a lui e che puntualmente veniva ritirata ogni mese, fino al luglio del 2020.
Stop all’assegno
La pensione sociale era stata revocata immediatamente, su richiesta della Procura di Cagliari, dopo la dichiarazione di latitanza di Mesina che si era sottratto alla cattura lo stesso giorno della sentenza di condanna definitiva a 30 anni in Cassazione per associazione e traffico di droga. Revoca arrivata in virtù della legge sul reddito di cittadinanza che prevede lo stop all’assegno di trattamento erogato da tutti gli enti di previdenza (non solo Inps, ma anche Casse previdenziali) nei confronti di latitanti. Per le legali quella revoca decadeva nel momento dell’arresto nella notte tra il 17 e il 18 dicembre scorso a Desulo. Grazianeddu si nascondeva a casa di due coniugi, e fu catturato dai carabinieri del Ros e dai militari del comando provinciale di Nuoro.
Fabio Ledda