Ieri sera il consiglio comunale di Macomer ha dato il via libera alla riclassificazione dell'area privata della Pineta Albano, il parco storico, importante e unico polmone di verde all'interno della cittadina.

L'erede della storica famiglia di casari, Francesco Albano, ha presentato un progetto per la riqualificazione dell'area (circa 55 mila metri quadri), con l'intento di dividerla in quattro grandi lotti, all'interno dei quali saranno realizzate delle attività commerciali.

Con la riclassificazione, ci saranno ricadute importanti a favore dell'intera comunità, poiché l'erede Albano cederà al Comune, a titolo gratuito, 23mila metri quadri (il 33 per cento) di quell'area, con degli edifici storici, che saranno inglobati nel parco storico, naturalistico e ambientale, frequentato quotidianamente da centinaia di persone.

«Abbiamo accolto favorevolmente questa istanza - dice l'assessore all'ambiente, Andrea Rubattu - da dove possono nascere opportunità interessanti, in termini di investimenti, occupazionali e soprattutto ambientali. Oltre alla cessione degli storici fabbricati, l'accordo col proprietario prevede la piantumazione di circa un migliaio di piante adulte, di specie autoctone, con apposito impianto di irrigazione».

Il consiglio comunale, quindi, ha aperto le porte all'iter procedurale. «Attendo fiducioso la fine di questo iter - dice Francesco Albano - il parco avrà servizi a supporto del parco cittadino. Sono servizi offerti alla cittadinanza e complessivamente una nuova linfa alla cittadina. In quell'area sorgeranno medie attività commerciali, ma sarà realizzato anche un immenso parcheggio e servizi per l'intera comunità».

Un parco dove è custodita tanta storia. L'area dell'intera pineta Albano, a ridosso delle ferrovie, era stata acquistata nel 1933 da Teresa Albano, (vedova del grande industriale del formaggio, scomparsa nel 1959), acquistato dagli eredi di Benjamin Piercy, l'ingegnere gallese che progettò e fece costruire le ferrovie in Sardegna.    

© Riproduzione riservata