Con una delibera approvata dalla Giunta comunale, a Macomer si procede per salvare la piscina comunale dalla chiusura.

«Con una mia proposta - dice l'assessore ai lavori pubblici, Filomena Colleo - è stato dato atto di indirizzo al dirigente tecnico per l'utilizzo dei fondi di progettazione attribuiti al nostro Comune per poterci portare avanti con la progettazione di diversi interventi, tra cui quello della piscina, necessari per poter partecipare ai bandi regionali e del Pnrr. Per quanto concerne la piscina, l’indirizzo fornito è quello di utilizzare le somme a nostra disposizione (circa 51mila euro), per l'affidamento del servizio tecnico di progettazione, fino alla fase definitiva, per i lavori di rifacimento della copertura e per l'efficientamento energetico, al fine di accedere a successive richieste di contributo, necessarie per la riqualificazione dell'intera struttura, della messa in sicurezza e per l'efficientamento energetico, per sostenere gli operatori che gestiscono la piscina, la società Sporter».

La riqualificazione è necessaria, intanto, perché dal tetto ci sono forti infiltrazioni d'acqua. Poi c'è il caro bolletta, poiché l'intero impianto funziona con un impianto diesel e con l'energia elettrica fornita dall'Enel. Non c'è infatti il fotovoltaico e non c'è nessun modo per abbattere i costi di gestione.

«Siamo arrivati ad una situazione drammatica - dice il direttore della struttura, Danilo Masala - la pandemia ci ha danneggiato fortemente, con circa 300 iscritti in meno. Poi c'è la fatiscenza del tetto e dell'intero stabile, che deve essere per forza riqualificato».

La piscina di Sertinu è l'unica rimasta aperta in tutta la zona e viene frequentata da gente che arriva da diverse parti del Marghine, il ghilarzese e la Planargia. L'intervento per riqualificare la piscina comunale si vuole portare avanti anche per salvare ben 10 posti di lavoro

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