Come difendersi dal bullismo  e dal cyberbullismo, stamattina è stato al centro di una importante iniziativa congiunta dei dirigenti degli istituti comprensivi di Macomer, assieme alla Polizia di Stato. Una manifestazione che si è svolta nella grande sala del Centro Servizi Culturali, che ha visto la partecipazione dell'apparto provinciale della Polizia di Stato, col Questore Alfonso Polverini, ma in particolare del dirigente del commissariato di Macomer, Federico Farris.

Proprio il dirigente del commissariato ha esordito ricordando il dramma di Carolina Picchio, la ragazza di 14 anni, che nel 2013 si tolse la vita, per la grave umiliazione subita, quella di vedersi in un video compromettente. «I ragazzi spesso non comprendono quello che è un gioco e quello che è un reato - ha detto il dirigente - casi come quello di Carolina Picchio ce ne tanti in Italia e anche nella nostra comunità. Tutto sembra un gioco, ma la fragilità di ragazze e ragazzi spesso porta a compiere atti drammatici, come il suicidio, quindi commettere un reato».

Farris ha descritto a grandi linee la figura del bullo e invitato i ragazzi a denunciare subito eventuali situazioni del genere agli insegnanti, ai dirigenti scolastici, alle loro famiglie e immediatamente alle forze dell’ordine.

Significativo l'intervento di una ragazza di 13 anni, che ha annunciato di essere stata vittima di bullismo. Una giornata importante, dove i ragazzi, un centinaio in tutto, hanno ascoltato nel silenzio totale quanto il commissario Federico Farris ha detto. Alla manifestazione hanno partecipato gli insegnanti e i due dirigenti scolastici, Simonetta Fadda e Sergio Masia, a capo degli istituti comprensivi di Macomer "Binna-Dalmasso" e "Giannino Caria".

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