Anche il ministero del Lavoro ha preso posizione sulla vicenda della lavoratrice di Nuoro cui l’Aias non avrebbe rinnovato il controllo dopo aver appreso della sua gravidanza. Vicenda che, come riferito dalla deputata del Pd Romina Mura (che aveva presentato una interrogazione per portare alla luce il caso), lo stesso ministero, nella replica alla parlamentare, ha ora bollato come una “illecita ed odiosa condotta discriminatoria”.

Per il ministero guidato da Andrea Orlando, spiega Mura, la decisione di Aias “viola il divieto discriminazione in materia di tutela della maternità e paternità, così come stabilito dallo stesso codice delle pari opportunità, e che si pone in contrasto con i principi di eguaglianza e antidiscriminazione sanciti dal dettato costituzionale".

"Dal Ministero del Lavoro è giunta una risposta rilevante dal punto di vista degli effetti - aggiunge la parlamentare - in quanto ha attivato l'Ispettorato territoriale del lavoro, cui è seguita l'Ordinanza Ingiunzione dell'8 novembre scorso, in corso di notifica all'Aias, con la quale è definito il procedimento di contestazione dell'illecito. Ma determinante è stata anche l'azione della consigliera di parità Tiziana Putzolu in questa vicenda, che ha dimostrato l'importanza di questo ruolo di tutela e vigilanza. Un ruolo da valorizzare dotandolo di strumenti e prerogative che permettano di svolgere al meglio le sue fondamentali funzioni".

Per Mura, infine, è "da segnalare anche l'annuncio del Ministero sull'integrazione del quadro legislativo di tutela nei confronti delle donne e in merito al potenziamento del ruolo della vigilanza antidiscriminatoria degli organismi di parità e procedure per favorire l'emersione e la denuncia dei comportamenti discriminatori di cui le donne sono oggetto". 

(Unioneonline/l.f.)

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