Ha sangue sardo una delle professoresse più brave d'Italia. Originaria di Orosei, Marilina Saba insegna economia aziendale all'Itcg Fermi di Pontedera ed è stata selezionata fra undicimila candidati entrando nella top ten dell'Italian Teacher Prize, prima edizione italiana del cosiddetto Nobel dei docenti, promosso dal ministero dell'Istruzione.

Autrice di libri di testo, pioniera dell'alternanza scuola-lavoro e della promozione dell'imprenditorialità nella scuola, Marilina si definisce severa.

"Cerco di spronare i miei ragazzi a sviluppare la loro creatività sperimentando, sbagliando e migliorando fino a sorridere per i propri risultati, anche se per farlo bisogna lavorare giorno e notte per rispettare le scadenze", dice.

Mentre risponde al telefono, la professoressa dà una mano agli studenti a ripulire i banchi dopo la fine delle lezioni, perché sacrificio e dedizione sono cose che Marilina Saba si porta dentro da quando tornando da scuola aiutava la mamma sarta per contribuire all'economia familiare. Classe 1957, è la penultima di dieci fratelli.

"I miei genitori hanno dato tutto per permettere a ognuno di noi (compresa me e le mie sorelle, cosa non comune all'epoca) di studiare per crearci un futuro migliore", ricorda.

Impegno e onestà sono i valori appresi nell'infanzia, che Marilina Saba ha "esportato" in Toscana e trasmette ai suoi allievi da oltre 30 anni. "Nonostante avesse solo la seconda elementare - continua - mio padre era un amante dei grandi autori francesi e russi, e la sera leggeva con pathos narrativo questi romanzi che hanno acceso in me la passione per la letteratura".

Prima della classe già da giovanissima, prosegue i suoi studi a Nuoro, dove si trasferisce e si prende cura dei fratelli che frequentano le superiori lontano da casa. Dopo il diploma, segue tre delle sorelle all'Università di Pisa, dove si laurea e mette su famiglia. La sua prima alunna fu la nonna materna, cui insegnò a leggere e scrivere. "Avevo 8 anni e lei 85 - ricorda - può immaginare la gioia di vederla firmare con il suo nome al ritiro della pensione alla posta".

Nei prossimi giorni una giuria eleggerà il miglior insegnante che sarà premiato con 50 mila euro e altri quattro finalisti che riceveranno 30 mila euro da investire in progetti scolastici.

"Essere stata scelta fra i primi 50 - commenta l'insegnante - e poi tra i 10 migliori è una soddisfazione incredibile. Non so come finirà, ma per me è già un gran successo".

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